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L'Intervista
27 Settembre 2018
Giovani calciatori gialloblù pronti a scendere in campo ©Petriana
L’inizio della stagione è alle porte per la Petriana, che comincerà l’anno agonistico con due delle cinque categorie di cui dispone. Domenica scenderanno in campo per la prima giornata l’Under 17 e l’Under 15 Regionali, mentre il 13 ottobre arriverà il momento dell’Under 19 Provinciali e dei due gruppi Regionali Under 14 e Under 16. A fare il punto sulle varie compagini ci pensa Andrea Moscatello, direttore sportivo del club gialloblù: “Abbiamo allestito delle buone rose, numericamente e anche come qualità. Siamo abbastanza soddisfatti. È normale che adesso sarà il campo a dire se quello che abbiamo fatto fino a questo momento è stato fatto bene oppure se c’è bisogno ancora di migliorare qualcosa. E vedremo da qui a dicembre, per la riapertura delle liste, se ci sono delle lacune da poter colmare. Però soprattutto grazie ai mister abbiamo lavorato bene. Io sono arrivato i primi di giugno, quindi devo dire che non c’è stato molto tempo, ma siamo riusciti a creare una buona base per operare bene in questi campionati”.
Il direttore prosegue spiegando quali sono i propositi per la stagione 2018/2019: “Abbiamo un obiettivo minimo su tutte le categorie che è quello di mantenerle nei Regionali, però non nascondiamo che con almeno 1-2 gruppi speriamo di fare un buon campionato, superiore alle attese. Adesso vediamo, però ripeto sarà il campo a dire se effettivamente quello che pensiamo sarà vicino alla realtà”. Il club gialloblù poco a poco si sta costruendo e proprio a tal proposito Moscatello rivela quali sono i principi che accompagneranno le squadre durante l’anno: “La Petriana è una società storica. Quando è nata, veniva da un oratorio, quindi per noi il divertimento dei ragazzi è il nostro primo obiettivo. Naturalmente il divertimento deve essere accompagnato da un sano agonismo, com’ è giusto che sia, perché è normale, partecipando a dei campionati regionali, che sia previsto di poter ottenere dei risultati in classifica a fine anno o comunque di mantenere le categorie. Da due anni ci siamo trasferiti ai Cavalieri di Colombo a Primavalle come settore agonistico, giochiamo lì, quindi è normale che il nostro bacino di utenza si è spostato rispetto a dove eravamo prima. Perciò anche noi dobbiamo lavorare in zone in cui ci sono molte altre squadre, dove è alta la competizione. Però con il nostro modo di fare, sempre improntato al rispetto dei ragazzi, delle famiglie, ma allo stesso tempo ai comportamenti, pensiamo di poter ambire a dei buoni risultati, anche a livello di fiducia da parte dei genitori e dei giovani. E speriamo sempre di ottenere qualcosa in più”. Il direttore sportivo gialloblù prosegue: “Ci siamo avvicinati in maniera tranquilla alle società limitrofe, che hanno delle categorie superiori; chiedendo una collaborazione e un aiuto per avere anche da parte loro dei ragazzi che non sono ancora pronti per fare certe categorie, ma che possono ben figurare e crescere”. E infine Moscatello conclude parlando di ciò che si aspetta dal futuro: “Il nostro obiettivo è il miglioramento del ragazzo, sempre sotto il punto di vista calcistico, ma anche educativo. Con i mister da Fontana per i 2002, a Bini per i 2003, Di Tella per i 2004, Scanu per i 2005, fino a Fiumicini per i 2000-2001, siamo riusciti a creare un ottimo staff tecnico. Abbiamo inserito nella società anche il nostro preparatore atletico, India, che ci darà una grossa mano e che farà crescere questo club, composto da persone che vogliono bene alla Petriana, che vogliono solo veder divertire i ragazzi. Penso che continuando così e lavorando come stiamo facendo troveremo il nostro spazio in questo mondo che è pieno di squadre, di società e di gente che giustamente vuole primeggiare. Nel nostro piccolo cerchiamo di stare con i nostri ragazzi e soprattutto di far crescere la scuola calcio nella zona di Boccea- Torrevecchia, dove ci sono tante altre squadre; però con la passione del nostro presidente, del vicepresidente e del direttore generale pensiamo di riuscirci. Siamo ottimisti e anche entusiasti di quello che stiamo facendo”.
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