Cerca
L'intervista
03 Ottobre 2018
Domenico Femia
Dopo lo storico passaggio di consegne di questa estate, alla Nuova Milvia è tempo di ripartire, con la consapevolezza di aver fatto sinora un cammino lungo e importante, ma con la voglia di guardare al futuro con rinnovato entusiasmo e ambizione. Ne abbiamo parlato con il nuovo presidente, Domenico Femia, che ha preso in mano le redini del club dal primo luglio di quest'anno, con i migliori auguri dell'ex e noto patron Giovanni Cerrocchi. “La Nuova Milvia è una società storica, nata nel lontano 1977 a Ponte Milvio”, ricorda con orgoglio Femia, “e da sempre è legata fortemente con questo quartiere, con questa zona di Roma. L'ex presidente Giovanni Cerrocchi ha dedicato una vita a questo club ed è giusto fargli un applauso per il lavoro svolto. Ha trascorso qui trent'anni: prima da giocatore, poi da allenatore; quindi da dirigente e, infine, da presidente. Inevitabile perciò vedere un po' ovunque la sua firma, il suo segno, in particolare in quella che è l'essenza stessa della Nuova Milvia. Questa infatti è una società dove, pur non essendo di grandissime dimensioni, viene svolto un lavoro incredibile, che esalta in primis i valori più puri dello sport e i rapporti umani, tanto da farla sembrare una famiglia. L'inizio della storia tra me e la Nuova Milvia inizia proprio così: ho portato mio figlio a giocare qui perché in molti mi avevano parlato di questo ambiente sano e accogliente, l'ideale per crescere divertendosi. Ho iniziato a collaborare come dirigente, stringendo una forte amicizia con l'allora presidente Giovanni Cerrocchi. Ad un certo punto, quando ha deciso di lasciare la società, al fine di dare continuità al lavoro svolto sino a quel momento, Giovanni ha chiesto a me ed agli attuali responsabili dell’agonistica e della scuola calcio, che già come tecnici seguivano le categorie giovanissimi ed esordienti, di intraprendere questa nuova avventura con altri ruoli.Tale scelta di continuità, che ha comportato un ulteriore sacrificio da parte di Giovanni per preservare e salvaguardare nel migliore dei modi i quarant'anni di storia di questa società, ha rappresentato un'ulteriore prova dell'amore viscerale di Cerrocchi nei confronti della Nuova Milvia.” Si riparte quindi dalla tradizione, dalla storia, dai rapporti umani e dalla qualità. Nonché dal radicamento con l’area di Ponte Milvio, che vide la nascita e la prima sede storica della società e che rappresenta, insieme ai quartieri limitrofi, il bacino d’utenza d’elezione della squadra gialloblu. “Sì, questo che sta per cominciare sarà infatti un anno zero dal punto di vista organizzativo, ma sotto tutti gli altri aspetti sarà il quarantunesimo anno del club, niente di più. Le linee guida fondamentali rimarranno le stesse: io, insieme al responsabile dell'agonistica Gianni Del Brocco e a quello della scuola calcio Mauro Russo, desidero semplicemente rilanciare le ambizioni di questo club, poiché lo merita. Abbiamo confermato tutto il nostro staff tecnico, perché la qualità è già alta qui da noi: ora puntiamo ad allargare la nostra scuola calcio e a salire di grado con le categorie dell'agonistica. Pian piano, senza forzare i tempi. Il nostro desiderio è che la gente che ancora non ci conosce sperimenti il nostro modo di porci e di lavorare: vogliamo onorare ancor di più i nostri storici colori, portandoli in alto dove meritano
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni