L'intervista
Massimina, Corradetti: "Qui un ambiente incredibile"
Parla il preparatore atletico di tutte le squadre del club del presidente Marano: strutte, progetti, primi bilanci
A curare l'aspetto fisico e atletico delle squadre del Massimina è Cristian Corradetti. Uomo di fiducia dei direttori Mezzatesta e Spaccatini, con cui ha lavorato al Città di Cerveteri, dopo un anno e mezzo di stop per motivi lavorativi è tornato sul campo, pronto per contribuire alla costruzione del nuovo Massimina. “Un progetto molto interessante” commenta Cristian, “e uno staff molto competente mi hanno convinto subito ad accettare con entusiasmo questa bella avventura. Devo essere sincero: qui ho trovato una voglia di coordinarsi, un confronto, un tipo di rapporti tra i singoli membri del club, che non ho mai visto altrove. Questo è un presupposto che secondo me può davvero fare la differenza. Normale che ancora i risultati sul campo non si vedano, è presto: serve tempo e lavoro, ma sono sicuro che ci divertiremo.” Corradetti può contare, e per il suo ruolo non è cosa da poco, su strutture di alto livello. “Assolutamente, basta pensare all'area creata apposta per il lavoro fisico: non ho mai visto qualcosa del genere, il progettare a priori una zona destinata per quello e realizzarla in tempi così brevi. Non solo: ad oggi stiamo lavorando molto a corpo libero, ma siamo in attesa di macchinari e attrezzi che potremo usare per andare a lavorare con i più grandi in modo più efficace, per rendere ancor più completi i nostri allenamenti. Le tipologie di esercizi che potremo fare saranno funzionali sia per il recupero in occasione degli infortuni, sia per andare a rafforzare la muscolatura della parte superiore del corpo, sia per forza in generale. Tutto questo in piccola parte con i 2003 e soprattutto con i ragazzi più grandi.” Sulle impressioni sui vari gruppi. “Ho visto da subito grande spirito di sacrificio. Con Patrizio Centanni stiamo lavorando molto sull'aspetto motivazionale: cerchiamo di rendere il lavoro atletico il meno noioso possibile. Quale squadra sta messa meglio atleticamente ad oggi? Direi l'Under 19, i 2001. Per un motivo molto semplice: essendo la rosa più ristretta nei numeri ho lavorato sui singoli con grande intensità. Non potendo contare su un gran numero di ricambi abbiamo fatto in modo di portare tutti i nostri al livello di sostenere i novanta minuti.” Cristian Corradetti lavora anche con i bambini della scuola calcio. “Con i più piccoli ci occupiamo di curare con attenzione l'aspetto coordinativo: sto lavorando con i 2010 attualmente: ci vuole pazienza ma grande attenzione. Bisogna partire dalle basi, da come si corre, per accompagnare la crescita di ogni bambino.”