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il caso
29 Luglio 2019
Siamo in piena estate e nel calcio dilettante significa solo una cosa: mercato. Firme, moduli, liberatore, vincoli. Il mondo dei tesseramenti, anche e soprattutto nel settore giovanile, appare sempre più confusionario con norme non rispettate o peggio ancora non conosciute. Piuttosto interessante, in questo senso, un caso made in Sardegna, che ha coinvolto un club vicino Sassari, molto attivo sul territorio. La società ha perso tre classe 2001 per una piccola "dimenticanza": la mancata firma della mamma sul modulo di tesseramento per il vincolo pluriennale. Ricordiamo a tutti una regola molto importante delle NOIF, ovvero l'articolo 39, che nel comma 2 recita: “La richiesta di tesseramento è redatta su moduli forniti dalla F.I.G.C. […] sottoscritta dal legale rappresentante della società e dal calciatore/calciatrice e, nel caso di minori, dall'esercente la responsabilità genitoriale se il tesseramento ha durata annuale e da entrambi gli esercenti la responsabilità genitoriale se il tesseramento ha durata pluriennale”. Appare chiaro dunque l'errore commesso dal club sardo il quale intendeva vincolare con durata pluriennale un ragazzo minorenne senza però la firma della mamma. Una volta scoperto l'arcano, i genitori hanno subito presentato ricorso, accolto dal Tribunale Federale Nazionale che ha dichiarato svincolati i suddetti calciatori. Ci vuole attenzione, buon senso e soprattutto una buona conoscenza delle NOIF. Per le società (ma questo dovrebbe essere scontato...), ma anche e soprattutto per i genitori. Le beffe, come un vincolo pluriennale “per errore”, sono dietro l'angolo...
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