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l'intervista

Atletico 2000, il dottor Cuozzo: “Qui, lavoro su misura su ogni ragazzo”

Il responsabile dell'area medica biancorossa: “Focalizziamo la nostra attenzione soprattutto sulla prevenzione ancor prima che sull'infortunio”

22 Novembre 2019

Atletico 2000, dottor Nicola Cuozzo

Atletico 2000, dottor Nicola Cuozzo

Atletico 2000, dottor Nicola Cuozzo

L'Atletico 2000 è una di quelle società che segue i propri tesserati a 360 gradi. Non solo in campo con allenatori e preparatori qualificati, ma anche fuori dal rettangolo verde. Prova tangibile è la figura del dottor Nicola Cuozzo, responsabile dell'area medica giallorossa e specializzato nel pronto soccorso sportivo. Un apporto fondamentale che, non a caso, ha permesso a tanti ragazzi di recuperare al meglio la propria condizione per tornare a dare il proprio contributo sul campo: “I principi su cui mi baso sono quelli del rispetto delle capacità del corpo di autoguarire. Nel rispetto di questi principi cerco di adattare la terapia alla singola persona e farla personalizzata. Nel caso per esempio di Flavio Pittaccio – bomber dell'Under 17 appena rientrato da un lungo infortunio - abbiamo dovuto fare un passo indietro sul sintomo del momento, un dolore localizzato bacino, e fare una correzione posturale. Questo è anche uno dei motivi per cui con la società abbiamo deciso di promuovere una valutazione posturale gratuita per tutti i nostri ragazzi a partire dalla scuola calcio in maniera tale che poi magari i si trovino costretti a fare i conti con dei problemi pregressi e mai corretti. Cerchiamo di focalizzarci sulla prevenzione più che sulla cura dell'infortunio in sé, anche grazie ad un lavoro personalizzato sul campo mediante la collaborazione degli allenatori e dei preparatori”. Obiettivi ben chiari dunque in casa Atletico 2000 con il dottor Cuozzo che chiude così: “Abbiamo un'attrezzatura fisioterapica ottima ma il trucco sta nel non abusarne. Occorre usare il buon senso e rispettare i tempi di guarigione necessari. Al ragazzo va dato il tempo di recuperare perchè se è vero che riaverlo in campo quanto prima è prezioso, lo è ancora di più la cura della persona”.

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