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Scuola calcio
24 Febbraio 2020
Mattocci e i suoi bambini
Ha conosciuto e apprezzato la Jem's da genitore, prima di entrare a farne parte in qualità di istruttore. Stiamo parlando di Mauro Matocci, istruttore dei classe 2012 del club biancorosso che, dopo diverse esperienze vissute sempre all'interno del settore dell'attività di base presso altre società, è approdato alla Jem's. "Ho visto da genitore quanta passione e quanta voglia c'è in tutti i componenti della società per far sì che tutti i ragazzi crescano in un ambiente sano e pulito e dove possano sentirsi al centro di un progetto che li faccia crescere sotto ogni punto di vista, calcistico come umano. Da quest'anno sono entrato a far parte anche io di questa meravigliosa realtà e la cosa che più mi è piaciuta è il constatare come non solo i bambini, ma anche noi istruttori siamo seguiti a assistiti nel migliore dei modi, in primis dal nostro responsabile Maurizio Pertusi, sempre pronto per darci un suggerimento". Riguardo al gruppo dei 2012: "Sono trenta ragazzi gestiti da quattro istruttori molto uniti: lavoriamo tutti verso il medesimo obiettivo, la crescita del ragazzi. Per noi sul campo le priorità sono il gesto tecnico, l'educazione sportiva dei ragazzi. il rispetto dell'avversario e delle regole e credo che una buona scuola calcio in generale debba formare non solo i calciatori ma anche e soprattutto i futuri cittadini, senza puntare troppo l'attenzione sul risultato. Io, personalmente, preferisco che i miei ragazzi tentino una giocata, un dribbling sempre, anche a costo di prendere goal: perché se si toglie la fantasia a un bambino magari si vincono tante partite, ma si rischia di perdere molto, molto di più. Sono convinto che un per un istruttore infatti la vittoria più bella sia vedere il proprio bambino sorridente che arriva al campo felice di imparare. I miei ragazzi? Sono fantastici davvero. Sono intelligenti, educati, tenaci, ascoltano e si vogliono un bene pazzesco fra di loro. Danno sempre il massimo in tutto quel che fanno e la cosa più bella è che a ogni sbaglio del compagno vanno sempre a consolarlo. Non potevo chiedere un gruppo migliore, è un piacere stare con loro. Vorrei per questo ringraziare la società gli istruttori che lavorano con me e i miei bambini per questa splendida esperienza e per le emozioni che mi danno giorno dopo giorno spero di rimanere a lungo e poter continuare a dare qualcosa di me a questi ragazzi".
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