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L'intervista
24 Marzo 2020
Giovanni Colotta
Emergenza Coronavirus: tutti fermi, tutti nelle proprie case. La noia si fa sentire e il pericolo "abuso da divano" è sempre dietro l'angolo. Di questo e di come tenersi in forma in questi lunghi giorni anomali ne abbiamo parlato con Giovanni Colotta, preparatore atletico della Lodigiani. "Si tratta di un momento particolare, senza dubbio, un fulmine a ciel sereno che ci porta a dover cambiare le abitudini nella vita come nel calcio. Diciamo che quelle dieci, dodici ore che prima ciascuno di noi era abituato a trascorrere fuori casa ora non esistono più e questo può portare a dei problemi. Per quanto riguarda i nostri ragazzi, noi alla Lodigiani abbiamo inviato loro un programma di "smart training", da seguire a casa, che ha lo scopo di cercare di far mantenere la performance fisica in vista di un eventuale ripresa del campionato. Abbiamo cercato di realizzare un programma che può essere eseguito sia all'aperto che in casa, con l'ausilio di cyclette o tapis roulant nel caso in cui ci si potesse contare, o all'aperto nei pressi della propria abitazione, nel pieno rispetto delle norme che ci sono state indicate. Il nostro programma di allenamento prevede tre momenti: una prima parte di "core stability", quindi lavori sul potenziamento e stabilizzazione del corpo attraverso dei plank in varie modalità, dei lavori sul rafforzamento degli addominali e, per quanto riguarda quello degli arti superiori, attraverso dei piegamenti. Il nostro programma prevede anche un lavoro aerobico, attraverso tre blocchi di corsa all'80/90%, e lavori con variazioni di ritmo, laddove fosse possibile eseguirli. In caso contrario, abbiamo pensato a dei workout, quindi corse sul posto, affondi, magari con casse di acqua per aumentare le difficoltà, o degli sprint sulle scale in discesa o ascesa. Infine, l'ultima parte del nostro allenamento è dedicata allo strumento principale, il pallone, svolgendo esercizi di tecnica individuale, come ad esempio: guida della palla, palleggi... lavori, insomma, finalizzati a non far perdere dimestichezza con la sfera". Riguardo ai pericoli legati al periodo di inattività: "Esiste un rischio infortuni, sì. Penso al campionato di cui mi occupo più da vicino, quello dell'Under 15 Elite: un torneo d'alto livello, che spinge ad andare al massimo. Bisognerà prestare per questo particolare attenzione in occasione dell'eventuale rientro. Un suggerimento ai ragazzi? Non bisogna mollare, la vita ci pone sempre degli ostacoli davanti. In questo caso come non mai è importante fare squadra e non pensare individualmente bensì collettivamente. E ora, in questo momento, la partita da giocare è contro il COVID-19. Per fare ciascuno la propria parte è necessario rispettare le regole che ci sono state date e rimanere a casa"
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