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L'intervista
07 Aprile 2020
Barani
Sono ormai diverse settimane che l'emergenza Coronavirus ha costretto ciascuno di noi a rimanere all'interno della propria abitazione. Il rischio di inattività del nostro corpo è forte, per questo motivo è importante cercare di muoversi. Ne abbiamo parlato con il preparatore atletico del Campus Eur, Nicholas Barani: "È un momento complicato, sì, sotto tanti aspetti. Peer quanto riguarda il nostro mondo, quello dl calcio, noto che la situazione è stata accusata pesantemente dai ragazzi, a livello mentale. Molti di loro mi scrivono, mi cercano, mi chiedono consigli sull'alimentazione, su esercizi che possono svolgere. Li capisco. Del resto, è un fatto che se si tornasse in campo, nessuno potrebbe avere quell'intensità, quella forma atletica che si era raggiunta prima di tutto questo ma, anche se rimarrebbe pochissimo tempo a disposizione, sicuramente avrebbero più probabilità di riuscire a recuperare l squadre del settore giovanile puro, piuttosto che Juniores e prime squadre, per cui la faccenda è più complicata. Noi al Campus Eur abbiamo prodotto e fornito ai ragazzi programmi di allenamento che possono essere eseguiti tranquillamente nella propria abitazione, ma è chiaro che non possono essere considerati dei sostituti dell'attività sul campo. Personalmente parlando, sto cercando di dare la precedenza a un tipo di lavoro strutturale, fatto di circuiti costruiti a mo' di allenamento funzionale, dove comunque c'è anche un richiamo aerobico. consiglio è quello di svolgere questi circuiti abbinandoli una, due volte a settimana con un lavoro un po' più aerobico e di corsa se fosse possibile". Chiediamo a Nicholas Barani se e quanto aumenta il rischio di infortuni in seguito a questo stop anomalo: "Per quanto riguarda le categorie più giovani la cosa non mi preoccupa. Dall'Under 17 in su, invece, è ancora più importante non rimanere completamente fermi per sventare il rischio infortuni. La mia raccomandazione è questa, perché è vero che ci sarà un domani un nuovo inizio graduale, ma non bisogna mai bloccarsi del tutto. Basta una mezz'ora al giorno, per impedire di legarsi completamente". Barani conclude poi con alcuni consigli importante, in un periodo casalingo come questo: "Attenzione al sonno, bisogna cercare di mantenere uno stile di vita sano anche da quel punto di vista. Il che significa non andare a letto troppo tardi e di conseguenza non svegliarsi troppo tardi. Così come anche l'alimentazione, invito i ragazzi a non eccedere con quei pasti che, magari da una parte sono molto buoni, ma che dall'altra mal si coniugano a una vita da sportivi".
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