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l'intervista

Carso, Del Prete: “A Roma in 6 milioni, perchè chiamare i nostri?”

Il direttore del club pontino: “D'accordo con Stazi quando parla di sciacallaggio. C'è chi si dovrebbe preoccupare di più a come lavorare sui propri ragazzi anziché cercare quelli degli altri”

09 Aprile 2020

Gennaro Del Prete, Polisportiva Carso ©DeCesaris

Gennaro Del Prete, Polisportiva Carso ©DeCesaris

Gennaro Del Prete, Polisportiva Carso ©DeCesaris

Il momento non è certo dei più semplici. Ogni cosa è passata in secondo piano di fronte all'emergenza Coronavirus e, ovviamente, il calcio è una di queste. Non per tutti però perchè c'è chi sta provando ad approfittare dello stop dei campionati in maniera non proprio corretta: “Come al solito c'è chi è sempre pronto a chiamare i ragazzi delle altre società in maniera tutt'altro che trasparente – dichiara con forza Gennaro Del Prete, direttore della Polisportiva Carso – quest'anno però dovrebbe essere diverso vista la situazione in cui ci troviamo tutti. C'è ben altro di cui preoccuparsi”. Un problema che si ripresenta dunque e su cui Del Prete aggiunge: “Mi allaccio a quanto detto in questi giorni da Fabrizio Stazi, sono d'accordo con lui quando parla di sciacallaggio. Io aggiungo che a Roma ci sono 6 milioni di abitanti, possibile che alcune società capitoline abbiano bisogno propri dei miei ragazzi? E' una cosa strana, credo che per alcuni sia meglio concentrarsi più su come lavorare sui propri ragazzi piuttosto che chiamare quelli degli altri”. Del Prete però vuole chiudere con il sorriso: “Ci tengo a mandare un saluto a tutti i nostri ragazzi e alle loro famiglie. Dico loro di tenere duro con l'augurio di rivederci presto in campo”.

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