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l'intervista
28 Aprile 2020
Fabrizio Ciotti
In casa Trastevere il responsabile del settore giovanile Fabrizio Ciotti parla a 360º: il bilancio di quanto ottenuto in campo, finché si è giocato, le riflessioni sul momento che stiamo attraversando e le incognite sulla ripresa. Si parte riportando la memoria all’amato rettangolo verde: "Complessivamente è stata una stagione molto positiva, quasi esaltante - esordisce - Al nostro primo anno con tutte e 4 le squadre giovanili in Elite, ne avevamo due in piena corsa play off, un traguardo potenzialmente incredibile per una società con un settore giovanile nato da appena 5 anni, e le altre due erano in linea con gli obiettivi. Siamo quindi molto soddisfatti". Poi l’emergenza Covid-19 ha costretto tutti a casa: "Stiamo cercando di mantenere un contatto costante con tutti i ragazzi dei diversi gruppi. Ci teniamo aggiornati sul loro stato mentale e fisico: quotidianamente c’è confronto tra lo staff tecnico e cerchiamo di avvicinarci quanto più a quella quotidianità di campo che manca a tutti. Non stiamo perdendo tempo e tentiamo di ragionare già, per quanto possibile, anche sul prossimo anno". Anche perché portare a termine la stagione sportiva corrente adesso sembra davvero impossibile: "Penso che congelare i campionati sia la scelta più saggia, perché siamo di fronte ad una situazione imprevedibile e quando una causa di forza maggiore ha il predominio su tutto il resto, allora non possiamo pensare che ci siano soluzioni alternative rispetto all’interruzione delle attività - spiega - C’è tanto dispiacere, soprattutto perché stavamo facendo bene, ma non ci si può scordare della situazione tragica che stiamo attraversando, guardando soprattutto al Nord Italia". Infine, un pensiero sulla ripresa, quando avverrà: "È un'incognita, ci sono davvero tanti elementi da valutare. Ci stiamo organizzando, vogliamo valorizzare i nostri gruppi ma va considerato in primis se quest’emergenza sarà davvero finita tra qualche mese, poi anche ciò che penseranno i genitori, le reazioni delle famiglie - conclude Ciotti - Inoltre molto dipenderà anche da come resisteranno le diverse società sportive, visti gli investimenti in termini sanitari che andranno fatti e che richiederanno sforzi importanti. Difficile capire come ripartiremo, sperando che per settembre si possa ricominciare".
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