Cerca

Scuola Calcio

Fiano Romano, Luca Ruocco: "Fiero dei mie piccoli leoni"

Le parole del tecnico rossoblù sul delicato momento che la Nazione sta attraversando e di come i suoi stanno vivendo questa pandemia

30 Aprile 2020

Luca Ruocco con i suoi 2009

Luca Ruocco con i suoi 2009

Luca Ruocco con i suoi 2009

Continua il nostro viaggio all'interno del mondo del Fiano Romano attraverso le parole di Luca Ruocco, istruttore dei 2009 della società tiburtina il quale ci parla a 360° dei suoi “uomini”, di tutta la famiglia rossoblù e di come stanno vivendo questa situazione: “Penso che Fiano Romano, grazie al lavoro del Presidente Pacolini, sia diventata una realtà importante che può crescere ancora tanto. Questo è certificato dai numeri dei ragazzi e quindi anche dall'importante funzione sociale che questa società svolge. Io da esterno, non essendo di Fiano, posso dire che la grande differenza con altri ambienti sia la qualità degli istruttori, che sicuramente porta ad avere una scuola calcio di ottimo livello coordinata da un direttore qualificato come Luca Ciriaci”. Luca Ruocco continua: “I nostri 2009 sono un gruppo di 37 ragazzi che ho cominciato a seguire dall'anno scorso. Partivano da un livello basso ma avevano un incredibile "fame di calcio" e questo ci ha permesso, in un anno e mezzo, di ottenere miglioramenti impressionanti. Quello che mi rende fiero e orgoglioso è che questo miglioramento riguarda l'intero gruppo e non solo i ragazzi più pronti. Questo è anche dovuto all'ottimo lavoro svolto con lo staff composto da mister Gianfranco Braccio, mister Daniele Rizzetto e il nostro coordinatore motorio Yuri Mancini che devo sempre ringraziare per il loro apporto”. Per quanto riguarda il momento attuale Luca ci racconta come i suoi stanno vivendo questa pandemia: “I bambini all'inizio l'hanno presa alla leggera; erano contenti di poter stare a casa con i genitori e di fare quello che più li divertiva ma con il passare dei giorni la situazione è diventata sempre più pesante, sopratutto per loro che sono abituati a giocare tutti insieme. Sentiamo parlare spesso di problemi lavorativi ed economici ma bisogna porre anche l'attenzione sui risvolti psicologici che questa pandemia avrà soprattutto sui nostri ragazzi che stanno perdendo mesi di sociale, fondamentale per la loro crescita”. Infine il tecnico rossoblù ci parla dei ricordi e ci saluta con un messaggio: “Ho un grande ricordo di crescita sia a livello mentale che tecnico. Peccato per questa pandemia ma mando un grosso abbraccio alla famiglia fianese e a tutti i miei piccoli uomini che spero di rivedere al più presto all'interno del nostro amato rettangolo verde”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni