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Scuola calcio
21 Maggio 2020
Bernardini con i bambini
Tommaso Bernardini è il responsabile dell'attività motoria della Scuola dei Leoni. Dopo aver trascorso un paio di anni presso la scuola della AS Roma ad Acqua Acetosa, il tecnico è entrato in contatto con la nascente realtà della Scuola dei Leoni. “Sì, tramite un amico sono venuto a conoscenza di questo club”, ci racconta Bernardini, “e da subito, devo dire, mi ha fatto un'ottima impressione, sia per l’importanza che davano alla preparazione motoria e atletica sia perché sin dai primi allenamenti il livello si è mostrato decisamente alto. Credo che un nostro punto di forza sia l’ambizione, sono contento di aver compreso quanto il presidente, il vice presidente e il direttore tecnico siano persone molto ambiziose, passionali, che mettono tanta voglia in tutto quello che fanno, trascorrendo ogni giorno al campo con il fine di far crescere questa realtà. Questo tipo di visione coincide molto con le mie idee e per questo ci siamo trovati bene sin da subito”. Il bilancio di questa stagione, anche se parziale, è positivo: “Sicuramente sono molto contento dell'annata fino allo stop: tutti i ragazzi della scuola calcio e, dall’anno prossimo, anche quelli dell’agonistica, hanno un preparatore motorio che collabora insieme ai mister: un'ulteriore prova, questa, dell'impegno e degli sforzi compiuti da parte della dirigenza. Quest’anno molti ragazzi si sono approcciati a una tipologia di lavoro che in altre società non avevano mai fatto: un lavoro che, svolto specialmente in età sensibile, può essere di grande aiuto non solo per il calciatore ma anche per la persona in sé”. Come detto, Bernardini è il responsabile dell'attività motoria. “Il mio compito sta nel coordinare tutta l’attività dei preparatori, confrontarmi e condividere con loro le idee, per cercare nuovi spunti dove poter migliorare. Dall’anno prossimo, poi, gestirò anche la responsabilità dei preparatori dell’agonistica, il che renderà tutto ancora più bello perché aumenterà anche la dimensione dello staff e quindi, di conseguenza, le conoscenze e le opinioni: avremo modo di migliorarci ulteriormente”. Siamo reduci da un lungo e duro periodo di lockdown. Un periodo in cui, comunque, l'attività della Scuola dei leoni non si è fermata, reinventandosi a distanza. “Credo che per i ragazzi siano stati mesi veramente complicati. In queste età i bambini hanno bisogno soprattutto di svago, di sfogo... e stare reclusi dentro casa, non potendo inseguire il loro sogno, deve essere stato complicato da accettare. Ora speriamo che piano piano ci si possa ricominciare a muovere un po’. Per
quanto riguarda la didattica a distanza, abbiamo sempre cercato di far sentire la nostra vicinanza e fin dall’inizio, abbiamo stipulato un primo programma di allenamento per le prime settimane, per poi estenderlo qualche settimana fa fino alla fine di maggio. L’abbiamo cercato di adattare al fine di renderlo riproducibile a casa. Poi una volta a settimana facciamo delle videolezioni, ogni mister e ogni preparatore col proprio gruppo, dove cerchiamo comunque di tenere alto il morale, lanciano ai ragazzi delle sfide per la settimana seguente e preparando dei lavori di match analysis da mostrarli per cercare di annoiarli il meno possibile. Non è facile, ma sta andando bene. La vicinanza della società è importante e credo che l’abbiamo sentita tutti in questo periodo”. Il futuro è ancora incerto. “Ognuno nella società, dai ragazzi fino ad arrivare al presidente non vede l’ora di ricominciare, ma vogliamo farlo anche in sicurezza, quindi aspetteremo che ci siano delle novità in merito. Poi da li comincerà lo stesso percorso che abbiamo intrapreso l’anno scorso e che il presidente ha iniziato ormai quasi due anni fa. Ci sono delle idee nuove, che piano piano vedremo se avranno delle possibilità di attuazione, ma stiamo lavorando ogni giorno per far crescere sempre di più la società”.
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