Ostiense, De Luca: "Rispettiamo le regole, ma c'è perplessità"

Nei giorni scorsi è arrivato l'atteso protocollo con le linee guida per il ritorno in campo, ma il documento pubblicato non ha chiarito la situazione. In casa Ostiense è il presidente Massimo De Luca ad esprimere il punto di vista della società: “Dall'inizio di questa situazione abbiamo sempre seguito le linee guida che sono stato fornite, ma queste devono essere chiare. Invece viene lasciato ancora spazio all'interpretazione. Trovo assurdo che si parli di ripresa al cospetto di un protocollo che lascia troppa discrezionalità nella sua messa in pratica. Abbiamo fornito il nostro centro di prodotti per la sanificazione, termoscanner, impedito l'uso degli spogliatoi, ora però si parla di un medico societario o di un medico esterno, ma sono richieste che comportano costi troppo elevati”. Un altro aspetto lascia perplessi: “Si chiede di dividere il campo in diverse zone – prosegue il presidente De Luca – per mantenere una distanza di sicurezza che varia da 2 a 10 metri, poi si permette la ripresa del Calcio a 5. Non riesco a capire la diversità di trattamento per problematiche simili. Anche nel calcio a 5 è impossibile impedire il contatto, ma viene permesso, mentre nel calcio a 11 no. In passato ho assistito a riunioni nelle quali si era paventato il rischio di non ripartire del tutto. L'impressione è che ci si stia muovendo al buio. Oltretutto le società devono fare i conti con molte spese come la gestione del campo o i dipendenti e tutto questo senza poter affittare i campi o dare inizio alle attività. Inoltre senza una data di avvio della stagione è impossibile anche ipotizzare un progetto futuro”. In conclusione il presidente biancoverde aggiunge: “Le linee guida devono essere chiare. Anche perché fra una settimana potrebbe cambiare tutto, rendendo vane tutte le spese sostenute dai club. Ci atteniamo a quanto disposto, ma rimane la perplessità su come poter rispettare le indicazioni fornite”.