Società
Città di Ciampino, arriva Davide Cavaliere: "Vi spiego la mia metodologia"
Parola al nuovo responsabile dell'area portiere della società biancorossoblu
Agli inizi di giugno ufficiale la separazione tra la Lodigiani e Davide Cavaliere (Clicca qui per leggere l'intervista). Come annunciato, diverse società erano alla finestra per assicurarsi una figura professionale e con un passato importante, una su tutti il Città di Ciampino. Adesso è praticamente cosa fatta, Cavaliere approda al club biancorossoblu e ricoprirà il ruolo di responsabile dell'area portieri del settore giovanile, queste le sue parole in merito alla metodologia che porta avanti nella propria attività: "Nel calcio di oggi, ancor più rispetto agli anni precedenti, il ruolo del portiere è diventato di primo ordine perchè non si limita a parare e basta, ma entra a far parte, ad esempio, della costruzione della manovra della squadra. Anche per questo è fondamentale per ogni società avere nello staff un preparato allenatore dei portieri. Come detto, il calcio si sta evolvendo, ora troviamo molta più intensità e tattica, e forse meno qualità, quindi risulta indispensabile avere una corretta metodologia di allenamento per la formazione di ogni giocatore. A mio avviso, già all'età di 10 anni è possibile, logicamente in maniera modulata, proporre determinate sedute che hanno come obiettivo iniziale lo sviluppo coordinativo che saranno combiante con un lavoro ludico e situazionale. Orientativamente attorno ai 12 anni le esercitazioni diventano più mirate, in concomitanza con equilibri posturali, altro elemento fondamentale nel percorso formativo, e applicazioni riguardo la velocità esecutiva. Ogni attività è sempre e comunque volta a limitare il più possibile il margine d'errore". Davide Cavaliere conclude analizzando altri due componenti fondamentali per un portiere: "Nel processo di crescita ritengo di assoluta importanza l'autonomia dello spazio nelle situazioni aeree con attacco alla palla e difesa dello spazio stesso con il metodo delle verticalizzazioni. Questo aiuta il ragazzo a prendere coscienza della zona in cui si trova e le giuste misure, tra i pali e nella propria area di rigore. Un altro aspetto fondamentale è lo sviluppo della leadership, incrementare quindi la sua sicurezza attraverso il miglioramento dell'autostima, una congiunzione necessaria tra le qualità del portiere ed il suo atteggiamento in campo".