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l'analisi

Tre gironi: sì o no? Pro e contro della riforma per l'Elite

La scelta del CR Lazio di allargare i raggruppamenti sembra convincere. Campionati meno "esclusivi", più calciatori e club pronti a stupire. Da capire i criteri per playoff e playout

14 Luglio 2020

Under 17 Elite 2019-20, uno scatto di Città di Ciampino - Atletico 2000 ©Stefania Torrisi

Under 17 Elite 2019-20, uno scatto di Città di Ciampino - Atletico 2000 ©Stefania Torrisi

Luglio, come sempre, riserve tante novita` perche` e` il mese in cui i club iniziano ad ufficializzare le rose che andranno a comporre le squadre per la stagione 2020/21. Anche quest'anno non mancano le sorprese con spostamenti tra una "big" e l'altra piu` o meno clamorosi. In generale pero` si registrano meno movimenti, almeno fino ad oggi. Questo perche` le societa` stanno facendo di tutto per tenere i propri giocatori, specialmente in considerazione della nuova regola dei tre gironi in Elite. Il discorso e` molto semplice: meno squadre, piu` competitivita`. Piu` squadre, meno competitivita`. Negli anni passati un club che dai Regionali veniva promosso in Elite era costretto a cambiare molti giocatori con lo scopo di assottigliare il gap con le altre. Quest'anno, invece, con l'aumentare dei club che parteciperanno al massimo campionato, il livello medio sara` leggermente piu` basso, di conseguenza non ci sara` l'esigenza di cambiare ad ogni costo lo scheletro di una squadra che, per esempio, ha vinto il campionato Regionale. Siamo davvero molto curiosi di capire come i tre gironi andranno ad impattare sul settore giovanile.


Under 17 Elite 2019-20, uno scatto di Città di Ciampino - Atletico 2000 ©Stefania Torrisi


Pro

In linea generale, la novita` sembra molto interessante perche` permettera` innanzitutto a piu` ragazzi di mettersi in mostra in un campionato di rilievo. Un dato che fa molto piacere in quanto l'Elite sara` meno "esclusiva" e dunque accessibile anche alle societa` in crescita. Questo fattore e` determinante. Nel corso degli anni, infatti, sono sparite le famose "sette sorelle" e parecchi club che prima venivano considerati minori adesso sono rientrati nel giro delle grandi. È la legge della qualita`: alla fine premia sempre. E avere l'Elite, oggi, rappresenta un punto di partenza fondamentale per chi vuole provare a crescere e affermarsi come club. Altro fattore di non poco conto e` quello relativo al numero di squadre che parteciperanno ai gironi: siamo passati da 16 a 14, di conseguenza ci saranno meno partite e meno trasferte, dunque costi minori. In questo senso, sara` fondamentale rispettare il criterio di territorialita`.


Contro

Il pericolo? C'e` il rischio di vedere una classifica spaccata a meta`, dunque poco equilibrata. Da una parte chi lotta per le finali, dall'altra chi si vuole salvare. La conseguenza di queste situazioni potrebbe preoccupare nel momento in cui le prime incontrano le ultime. Con un gap troppo elevato, il rischio goleade e` alto e forse per i ragazzi potrebbe non essere il massimo, specialmente se dovesse accadere piu` volte all'interno della stessa stagione.


Incognite

C'e` anche qualche dubbio. Come si assegnera` il titolo regionale? Fino alla scorsa stagione le prime volavano direttamente in semifinale ma dal prossimo anno non potra` esser cosi`. Magari si annullera` questo "benefit" oppure la "terza peggior prima" fara` i quarti di finale. Non lo sappiamo. Stesso discorso per i play out: e se venissero aboliti? Si potrebbe procedere con le sole retrocessioni dirette. E considerando la tensione di quelle partite da dentro-fuori non sarebbe male...

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