Cerca
L'intervista
11 Settembre 2020
Nella scuola calcio del Fiano Romano è tornata la vita. Dopo il lungo e apparentemente lontano periodo della quarantena, i più piccoli atleti del club hanno potuto riprendere lo sport che più amano condividendolo con i loro amici e loro istruttori. E in questa splendida ma delicata ripartenza abbiamo fatto il punto della situazione con il responsabile della scuola calcio Luca Ciriaci. “È veramente tornata alla vita, qui nel nostro centro sportivo, anche se bisogna tenere conto di un protocollo da rispettare. In ogni caso l'entusiasmo e la voglia di ricominciare la fanno da padrone, soprattutto nel nostro ambito, quello dell'attività di base. Come ho trovato i ragazzi? Sicuramente un po' disorientati dopo questi mesi anomali, ma si stanno abituando velocemente alla nuova prassi... sono stati molto bene educati dalle rispettive famiglie. Famiglie con cui abbiamo fatto più di una riunione informativa in questo periodo: parlando con i genitori abbiamo messo in evidenza sia le problematiche possibili, sia i benefici del riprendere l'attività sportiva. Ma alla fine tutti si sono convinti di riprendere l'attività anche perché hanno visto e capito in che modo qui a Fiano Romano rispettiamo i protocolli”. Ci si prepara per una nuova stagione quindi e il direttore Ciriaci, al suo secondo anno come responsabile della scuola calcio, non può che essere soddisfatto dei risultati sinora raggiunti. “Siamo molto contenti” commenta il dirigente, “Già la passata stagione avevamo 270 iscritti, che per un paese sono tanti, e, nonostante il Coronavirus e il clima di paura che ne è conseguito, con le preiscrizioni abbiamo già riconfermato tutto il blocco dello scorso anno. Questo per noi è motivo di orgoglio: la gente ci ha rinnovato la sua fiducia e, se lo ha fatto, significa che abbiamo lavorato bene” Insomma, un settore in continua evoluzione quello dell'attività di base del Fiano Romano. La chiave di questo successo è presto detta: “Io credo che quando si lavora con uno staff di grosso spessore, in strutture importanti e spaziose come le nostre, l'avere un riscontro positivo è una logica conseguenza. Se a questo uniamo il fatto che qui a Fiano abbiamo anche coordinatori motori laureati IUSM, il cui scopo è appunto quello di lavorare sulla coordinazione dei nostri bambini – che vivono in un mondo di playstation e sedentarietà priva dei giochi da strada di un tempo – e che l'organizzazione sia scrupolosa e trasparente dal responsabile alla segreteria, ecco spiegato il perché del nostro successo”. Il buon lavoro di una scuola calcio poi emerge non solo dal riscontro tra le famiglie ma anche nella formazione di talenti utili per il settore agonistico. “Anche sotto questo aspetto siamo molto soddisfatti: la nostra Under 14 di quest'anno, per esempio, è costituita da un 95% di ragazzi cresciuti da noi. Non solo: noi qui a Fiano cerchiamo di costruirci in casa anche gli allenatori, premiando quando possibile gli istruttori della scuola calcio con il passaggio in agonistica”. Dinamiche, queste, che portano a un obiettivo più sentito degli stessi risultati. “Sì, il senso di appartenenza, che in un paese come il nostro è ancor più importante che altrove. E tutto quel che facciamo lo mettiamo in pratica senza mai dimenticare che l'aspetto ludico deve essere per i nostri bambini il pilastro da cui partire”.
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni