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L'intervista

RTS Queens, Alfonsi: "Priorità? La crescita dei ragazzi"

Il responsabile del settore giovanile del club fresco di fusione parla dei programmi societari e della filosofia con cui si vuole lavorare

08 Ottobre 2020

RTS Queens, Alfonsi: "Priorità? La crescita dei ragazzi"

Marco Alfonsi

Un ruolo a 360 gradi, passione e programmazione come dogmi, competenza ed esperienza da vendere: Marco Alfonsi è già una pedina imprescindibile per la neonata Roma Team Sport Queens. “La RTS Queens è una società nuova, nata dalla fusione tra ASD Queens e Roma Team Sport" - spiega Alfonsi - io sono ormai un veterano in questo mondo, sono reduce dalle recenti esperienze alla Nuova Aureliana e al San Paolo Ostiense. Qui alla RTS Queens ho trovato un ambiente ottimo, dei collaboratori eccezionali sia nello staff tecnico che in quello manageriale: tutte persone preparate, che si mettono in gioco, che si mettono in discussione e che cercano di fare il meglio per i nostri ragazzi. Quindi mi sono trovato subito benissimo, mi hanno messo tutti a mio agio e ho avuto il piacere di portare con me dei collaboratori di fiducia”. Alfonsi ci racconta qualcosa in più sul suo ruolo: “Sono responsabile del settore giovanile, supervisore della scuola calcio e alleno la categoria dei 2007. Come ripeto, sono in questo mondo da tanti anni, ho maturato una certa esperienza, ma cerco sempre di migliorare, mi confronto con tanti allenatori e il confronto continuo aiuta a crescere. Ci metto sempre passione ed entusiasmo, ma quest’ultimo deve essere misurato, bisogna rimanere sempre con i piedi ben piantati a terra. Sono tante le novità per la RTS Queens e hanno portato ad un grande cambiamento - prosegue il responsabile del settore giovanile - cioè alla trasformazione da piccola realtà a grande realtà. Si tratta di una società giovane, che deve fare calcio e deve far crescere i ragazzi. Questo deve essere lo scopo fondamentale, poi ci sono anche gli obiettivi di campo, ma al momento sono difficili da definire: stiamo ancora completando le rose delle varie squadre e lo staff tecnico. Abbiamo tantissimi giovani, la scorsa settimana all’Open Day c’erano 60 ragazzi. Sicuramente abbiamo squadre competitive nelle categorie Juniores, dei 2004 e dei 2005. Ma ci tengo a ribadire che la nostra attenzione deve essere focalizzata sul percorso di crescita dei nostri atleti. Per esperienza so che i ragazzi verso i 15-16 anni perdono entusiasmo per questo sport, noi dobbiamo essere bravi a stimolarli con continuità”.

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