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L'intervista

Nicholas Barani, una nuova avventura alla CSS Tivoli

Il giovane e noto preparatore atletico dice la sua su queste prime settimane di lavoro nel club tiburtino

16 Ottobre 2020

Nicholas Barani, una nuova avventura alla CSS Tivoli

Barani, qui con la maglia del Campus

Una nuova avventura è cominciata per Nicholas Barani, noto preparatore atletico delle giovanili della nostra regione: dopo l'esperienza al Campus Eur, il prof è approdato alla CSS Tivoli insieme a mister Stefano Benedetti, che ha preso in mano il gruppo dell'Under 17. "Ho trovato un ambiente ambizioso", ci racconta Barani, "ma capace di lavorare mantenendo i piedi per terra, con la consapevolezza che per trasformarsi da una realtà marginale a una affermata occorre tempo. Ho trovato un club nel classico anno di transizione: il fatto stesso che la società abbia preso diverse personalità di spessore all'interno del suo staff dimostra che la volontà è quella di fare le cose per bene. La differenza con le realtà capitoline? Qui ti trovi a lavorare con un numero ristretto di persone, di livello omogeneo. A primo impatto, non ho subito riscontrato una grande attitudine a lavorare dando il massimo. Ma questa situazione è cambiata in fretta: credo che i ragazzi abbiano capito in breve tempo che di fronte a loro ci sono delle persone che possono dargli molto e, di fatto, ora ci stanno seguendo in tutto e per tutto. Ho visto davvero uno scatto mentale importante". Nicholas Barani seguirà con attenzione il biennio Allievi: nelle altre categorie giovanili opererà l'ex Lodigiani Michele Paternoster. Sullo stato di forma di Under 16 e Under 17, dopo la lunga sosta, Barani ci spiega che: "Pensavo di trovare una situazione peggiore, devo essere sincero. La mia fortuna forse quest'anno è stata non lavorare in una prima squadra... con i giovani è diverso, i ragazzi di questa età hanno ricominciato subito a giocare come è stato possibile farlo, a differenza di molti adulti. La mia metodologia di lavoro? Cerco sempre per quanto possibile di proporre esercitazioni che rappresentino la gara. Punto molto poi sul lavorare sull'aspetto strutturale: molte esercitazioni di forza, tanto pallone e pochi lavori di resistenza a secco". In conclusione un proposito per la stagione: "Ne abbiamo parlato con i ragazzi, bisogna cambiare mentalità. Le squadre che vengono da noi non devono più pensare alla CSS Tivoli come a tre punti sicuri: ci si è appiattiti nel tempo dietro a questa etichetta, un alibi quasi. Bisogna imparare a giocare con l'idea di poter e voler vincere".

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