L'intervista

Nicholas Barani, una nuova avventura alla CSS Tivoli

Il giovane e noto preparatore atletico dice la sua su queste prime settimane di lavoro nel club tiburtino

Una nuova avventura è cominciata per Nicholas Barani, noto preparatore atletico delle giovanili della nostra regione: dopo l'esperienza al Campus Eur, il prof è approdato alla CSS Tivoli insieme a mister Stefano Benedetti, che ha preso in mano il gruppo dell'Under 17. "Ho trovato un ambiente ambizioso", ci racconta Barani, "ma capace di lavorare mantenendo i piedi per terra, con la consapevolezza che per trasformarsi da una realtà marginale a una affermata occorre tempo. Ho trovato un club nel classico anno di transizione: il fatto stesso che la società abbia preso diverse personalità di spessore all'interno del suo staff dimostra che la volontà è quella di fare le cose per bene. La differenza con le realtà capitoline? Qui ti trovi a lavorare con un numero ristretto di persone, di livello omogeneo. A primo impatto, non ho subito riscontrato una grande attitudine a lavorare dando il massimo. Ma questa situazione è cambiata in fretta: credo che i ragazzi abbiano capito in breve tempo che di fronte a loro ci sono delle persone che possono dargli molto e, di fatto, ora ci stanno seguendo in tutto e per tutto. Ho visto davvero uno scatto mentale importante". Nicholas Barani seguirà con attenzione il biennio Allievi: nelle altre categorie giovanili opererà l'ex Lodigiani Michele Paternoster. Sullo stato di forma di Under 16 e Under 17, dopo la lunga sosta, Barani ci spiega che: "Pensavo di trovare una situazione peggiore, devo essere sincero. La mia fortuna forse quest'anno è stata non lavorare in una prima squadra... con i giovani è diverso, i ragazzi di questa età hanno ricominciato subito a giocare come è stato possibile farlo, a differenza di molti adulti. La mia metodologia di lavoro? Cerco sempre per quanto possibile di proporre esercitazioni che rappresentino la gara. Punto molto poi sul lavorare sull'aspetto strutturale: molte esercitazioni di forza, tanto pallone e pochi lavori di resistenza a secco". In conclusione un proposito per la stagione: "Ne abbiamo parlato con i ragazzi, bisogna cambiare mentalità. Le squadre che vengono da noi non devono più pensare alla CSS Tivoli come a tre punti sicuri: ci si è appiattiti nel tempo dietro a questa etichetta, un alibi quasi. Bisogna imparare a giocare con l'idea di poter e voler vincere".

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