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l'intervista

Borghesiana, Arcangeli "O si fermano tutti, o nessuno"

Giorni di fibrillazione in casa rossoverde in attesa di nuove sui campionati, dopo il DPCM del 18 ottobre promulgato dal Governo

21 Ottobre 2020

Borghesiana, Arcangeli "O si fermano tutti, o nessuno"

Valerio ArcangeliLa situazione in casa Borghesiana non è molto dissimile, in questi giorni, in quella che si può trovare nella altre società del calcio laziale. Regna l'incertezza, dettata da regole cervellotiche da leggere ed interpretare, con presidenti di Lega, ministri e società civile che portano avanti la loro idea, quando così non dovrebbe essere. Ciò che fa più discutere è ovviamente la differenziazione tra campionati regionali e provinciali, agli occhi di molti una vera e propria discriminazione. In via Lentini a prendere la parola è il vicepresidente Valerio Arcangeli, volto storico della società rossoverde. "Ci devono spiegare che senso abbia fermare i campionati Provinciali e non quelli Regionali. Il virus che fa, dribbla i ragazzi e non li contagia? Non capisco il significato di una scelta simile, e come me tutti i ragazzi e le loro famiglie. Stiamo aspettando comunicazioni ufficiali da parte della federazione per capire cosa fare. I ragazzi sono pronti a giocare, continuano ad allenarsi senza fare partitelle o fase tattica, ma lavorando solamente sulla tecnica individuale per evitare una maggiore esposizione nei contatti. Qui alla Borghesiana abbiamo avuto un solo caso riscontrato di Covid 19 e riguarda un ragazzo che, tra l'altro, l'ha contratto a scuola ed è già più di una settimana che non viene ad allenarsi da noi. La Borghesiana è stata scurpolosissima nel rispettare i protocolli: gli ambienti vengono sanificati costantemente, ai ragazzi prima di entrare nella struttura viene misurata la temperatura e fatta eccezione per quando sono in campo in tutte le aree comuni indossano la mascherina. Sono ben felici di affrontare tutte queste piccole difficoltà, perché hanno voglia di giocare e sanno che per farlo questo è l'unico modo. Abbiamo poi la fortuna di avere dei ragazzi molto educati e collaborativi che rispettano le regole. Va detto, infine, che la società per rispettare tutte queste nuove norme ha fatto degli investimenti importanti, che rischiano di andare in fumo se ci dovesse essere uno stop prolungato. Siamo amareggiati e restiamo in attesa di decisioni ufficiali"

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