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L'intervista

Tisci: "Stop ai Provinciali? Una scelta inconcepibile"

Il presidente del Settore Giovanile Scolastico commenta il DPCM: "Perché due ragazzi della stessa età devono seguire regole diverse?"

23 Ottobre 2020

Tisci: "Stop ai Provinciali? Una scelta inconcepibile"

Da domenica sera non si fa che parlare del nuovo DPCM, che ha imposto un giro vite per contrastare la crescita della curva epidemiologica legata all'emergeza Covid-19. Anche in ambito sportivo sono arrivate decisioni che, però, hanno lasciato perplessi gli addetti ai lavori. In particolare lo stop dei campionati provinciali e delle scuole calcio, trattati diversamente rispetto all'attività regionale che, invece, potrà proseguire normalmente.


Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico (Foto ©FIGC)


Le parole di Tisci Il presidente del Settore Giovanile Scolastico della FIGC Vito Tisci è stato sempre in prima linea ed al fianco della società in questi lunghi mesi di difficoltà: “Il nuovo DPCM – spiega Tisci – ha messo in crisi l'attività di base attuando una disparità in relazione ai campionati di appartenenza. Al di là della evidenti difficoltà sanitarie, questa scelta rischia di portare ulteriori problematiche ai ragazzi. E' chiaro che la speranza è che la curva dei contagi possa scendere, anche se l'impressione è che arriveranno ulteriori restrizioni da parte del governo”. La diversità di trattamento, però, rimane un tema centrale: “Abbiamo chiesto un tavolo di confronto con le istituzioni governative per analizzare le criticità che sono emerse e capire perché due ragazzi della stessa età, uno che gioca nei regionali e uno nei provinciali, debbano seguire regole diverse. Una decisione assurda sulla quale ci siamo interrogati tutti. Addirittura ci sono stati dei genitori che volevano svincolare i figli dalle squadre provinciali per tesserarli in club regionali. Una situazione altrettanto assurda. Le regole vanno seguite e non raggirate. In questo momento serve responsabilità e cautela da parte di tutti. Io devo tutelare 9000 società solo di settore giovanile, club che hanno sostenuto spese importanti per adeguarsi ai protocolli e che ora rischiano di doversi fermare. Al primo posto, però, deve esserci sempre la salute dei ragazzi. Il mio ruolo impone anche un confronto con le istituzioni scientifiche per capire il da farsi. A mio parere con il DPCM si voleva chiudere tutto, poi si è deciso di provare una linea più morbida, sperando in un miglioramento della situazione”.


Istituzioni Il presidente Tisci è in contatto costante con istituzioni nazionali e territoriali: “Ringrazio i presidenti Gravina e Sibilia con i quali c'è una sinergia ed una collaborazione continua. Un grande plauso lo voglio rivolgere anche alle società che stanno compiendo sacrifici enormi per mantenere in vita l'attività. Voglio sempre ricordare che il calcio non ha solo un ruolo sportivo, ma anche e soprattutto sociale”. Le stesse difficoltà del mondo regionale le stanno vivendo le società professionistiche: “Solo pochi giorni fa ho avuto un incontro con i club giovanili di Serie A e B. Alcuni di loro mi hanno proposto di sospendere i campionati. Ho chiesto loro di andare avanti e stringere i denti. La Federazione rinvierà i match necessari con la promessa di incontrarci nuovamente il 2 novembre per fare un punto della situazione e capire come muoverci. Ringrazio le società che hanno creduto in me, perché sono consapevoli che la loro tutela è il mio obiettivo principale”.

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