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L’INTERVISTA
30 Ottobre 2020
L’Ostiantica non si ferma e lo fa nel pieno rispetto delle regole come specificato dal DG Massimiliano Di Giulio. Ecco la sua intervista integrale:
Buonasera direttore, sono arrivati finalmente i chiarimenti in merito agli allenamenti e l’Ostiantica si adeguerà come sempre ai protocolli: è soddisfatto di poter quantomeno poter proseguire l’attività di giovanili e scuola calcio?
"Sono contento perché credo sia giusto che i ragazzi continuino a svolgere attività motoria all'aperto, sempre nel pieno rispetto di quanto prescritto nel DPCM e dai Protolli Federali. Chiudere il nostro centro sportivo significherebbe rendere vani tutti gli sforzi economici e fisici che la società negli ultimi mesi ha dovuto affrontare per il rispetto delle nuove disposizioni, che quotidianamente mette in pratica per tutti coloro che entrano all'interno dell'impianto sportivo".
Quanto è importante in un momento simile far sentire la presenza costante della società stando vicini a ragazzi e famiglie?
"Bisogna dire che la società è sempre presente ed in questo momento lo è ancor di più. Quotidianamente riceviamo molti quesiti da parte di atleti o genitori, tramite Whatsapp, SMS o di persona, poiché sono giustamente spaventati da questa situazione anomala e complicata. Da parte nostra cerchiamo di trasmettere fiducia trovando spesso insieme la soluzione".
Cosa pensa del prossimo futuro e della problematica dello stop del calcio regionale? Considerando tutti i costi sostenuti dai club, era davvero la prima cosa da interrompere? Cosa si aspetta come sostegno per i prossimi mesi?
"Se fermare il calcio dilettantistico può essere una soluzione per ridurre i contagi, ben venga, ma personalmente non credo sia così. Come detto prima nei centri sportivi i Presidenti hanno investito molto affinché la salute dei propri tesserati venga salvaguardata e, dati alla mano, che sono a disposizione di tutti, si evince che i contagi al loro interno sono bassissimi se non addirittura nulli.Dagli organi preposti mi aspetto un sostegno economico per riuscire a superare questo momento critico, ma soprattutto come aiuto affinché tutte le Società che hanno investito molti soldi per gli adeguamenti da loro richiesti, non spariscano, perché è chiaro che senza sostegno non avranno più la forza di rialzarsi".
Quale è la sua più grande speranza in questo momento?
"La mia speranza più grande è che presto si trovi un vaccino, perché, per come si sono messe le cose, credo sia l'unica ancora di salvezza. Poi ovviamente anche quella di rivedere i campi del centro Aldobrandini nuovamente colmi di ragazzi come qualche mese fa, desiderosi di rincorrere quella tanto amata-odiata palla, ci siamo resi conto che senza non possiamo proprio starci".
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