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Scuola Calcio
17 Novembre 2020
Una figura molto importante nell'organigramma societario della JSA Football Friends è indubbiamente quella di Alessandro Rufena, che svolge il ruolo di Responsabile Organizzativo. Andiamo a conoscere meglio colui che può essere considerato l'anima silenziosa in casa gialloviola: "Il mio compito è quello di organizzare un pò tutto quello che riguarda la Scuola Calcio. Quindi mi occupo dei rapporti con i genitori ed i dirigenti, il vestiario per quando si va a giocare sia in casa che fuori, borracce e tutto. Adesso chiaramente il mio lavoro è ancora più complicato perché bisogna pensare a tutto per quanto riguarda il rispetto dei protocolli, come ad esempio la misurazione della febbre e le entrate e uscite separate". Nonostante il momento particolare e le varie limitazioni, l'attività alla JSA prosegue nella miglior maniera possibile: "Non è facile ma grazie ai mister ed alla società ce la stiamo cavando alla grande. Ovviamente ai ragazzi manca la partita, come è normale che sia, ma le presenze continuano ad essere alte per fortuna. I ragazzi proseguono a venire al campo con tanta voglia ed entusiasmo, si divertono ed anche i genitori sono contenti e tranquilli. Questa per noi non può che essere una grande soddisfazione, significa che si fidano di noi e vedono che stiamo lavorando nel migliore dei modi e nella massima sicurezza". Pensando al futuro: "La speranza più grande è che con l'anno nuovo si sblocchi un po’ la situazione e ci si possa riavvicinare sempre di più alla normalità. Non dico subito con partite tra società diverse, ma magari cominciando con partitelle all'interno della società stessa per poi arrivare magari in primavera a partite tra realtà differenti". Per concludere, Rufena spende parole di elogio importanti per il mondo JSA: "Io mi trovo davvero benissimo perché qui è come una grande famiglia. Vengono prese in considerazioni le idee proposte da tutti, si valuta insieme e, se sono giuste, si mettono in pratica. Mi piace poi molto la maniera in cui vengono trattati i ragazzi, basti pensare che il direttore generale conosce nome e cognome di ogni ragazzo. È un ambiente perfetto ed in cui si lavora nella maniera giusta".
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