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l'intervista
16 Aprile 2021
Massimo Cipolloni, dirigente del Garbatella
Il Garbatella 1920 è una società giovanissima, ed il dirigente Massimiliano Cipolloni ci ha illustrato l’andamento dell’ultimo anno di attività, parlandoci poi delle ambizioni future, alle quali sta lavorando assieme a Mirko Fuselli, anche lui dirigente della società: "Nasciamo 5 anni fa da un’idea del presidente Walter Campitelli, 1920 è l’anno di nascita del quartiere. Non essendo una grande società con grandi finanziatori si è sempre autogestita, nel giugno 2019 mi sono avvicinato io per iniziare un processo di crescita, ed abbiamo cominciato a cercare giovani da inserire in squadra. Con la pandemia siamo riusciti a fare ben poco, ma comunque contiamo 4 squadre: una Juniores, due Allievi e i Giovanissimi. Con il Covid abbiamo fatto fatica a tenere i ragazzi con noi ma ora stiamo continuando a lavorare per progettare la prossima stagione, il nostro principale obiettivo è costruire una prima squadra in Promozione ed avere una scuola calcio". Cipolloni poi ci ha parlato delle sue speranze per il futuro, ma anche delle sue preoccupazioni: "Mi auguro che a breve si riparta almeno con gli allenamenti di gruppo per poter fare qualche torneo a luglio, se non potremo partire già da quest’anno, poi diventerà tutto più problematico. Credo che, sulla base dei contagi e dei bollettini, per giugno potremmo aspettarci di ripartire a piccoli passi e ricostruire qualcosa di più concreto - spiega - Tuttavia non mancano le preoccupazioni, ancora non sappiamo se i ragazzi manterranno le loro categorie o l’anno prossimo scaleranno malgrado non abbiano giocato, e dovrebbero dirci qualcosa in merito: se bloccano le categorie è un conto, se invece scalano bisogna muoversi diversamente, ma la Federazione non si pronuncia e noi non possiamo che lavorare per prepararci ad ogni evenienza". Infine, il dirigente non nasconde un pizzico di delusione per come l’emergenza è stata gestita rispetto al dilettantismo giovanile: "Le Federazioni e la LND non hanno considerato il settore giovanile, ma è lì che si muove la passione - conclude Cipolloni - Hanno dato la precedenza a professionisti e semi-professionisti, lasciando in disparte però tanti ragazzini che non possono più fare attività sportiva, e non si sono mai pronunciati verso di noi se non per negare alla nostra sezione la ripartenza o gli allenamenti, privando i ragazzi della loro passione, ma sono proprio loro ad averne più bisogno".
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