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L'intervista

Totti Soccer School, Avallone: "Esagerate pressioni frenano il percorso dei ragazzi"

Le parole di uno dei tecnici storici: "La nostra metodologia? Allena il coraggio, anche quello di sbagliare"

 

10 Gennaio 2022

Avallone

Fabrizio Avallone

Fabrizio Avallone, istruttore UEFA C, fa parte della grande famiglia della Totti Soccer School da 14 anni. Un lungo percorso nel quale si è prodigato nell’insegnamento ai ragazzi più piccoli nella fascia d’età che va dai 6 agli 11 anni.

Cosa vuol dire allenare ragazzi in questa fascia di età?

“Essere istruttore dei ragazzi nei loro primi anni di scuola calcio ti riempie di responsabilità che non riguardano solamente l’aver cura dell’aspetto tecnico, ma soprattutto quello psicologico e mentale, che troppo spesso pesa nel loro processo di crescita”.

Cosa intende precisamente?

“L’essere spensierati, che per loro dovrebbe essere un punto di forza, sta sempre venendo meno. Quello che voglio dire è che la sfera psicologica del ragazzo influenza direttamente il suo approccio allo sport e alla gara del weekend. Purtroppo troppo spesso questo aspetto finisce per frenare il ragazzo nella sua prestazione che risulta molto distante da quello che vediamo negli allenamenti durante la settimana”.

Quali sono gli elementi che influenzano l’aspetto psicologico?

“Le troppe aspettative! Negli ultimi anni sugli spalti di tutti i campi ho sempre più la percezione di una crescente attenzione sulla prestazione del proprio figlio, che a volte si traduce anche in atteggiamenti fuori la rete che tendono ad innervosire e inibire i ragazzi: non mi riferisco solamente al caso limite del genitore che grida le indicazioni, ma anche a comportamenti ed espressioni che influenzano il ragazzo. Ci avete fatto caso di quanto, sempre di più, i ragazzi si girino verso la rete per cercare lo sguardo di chi lo è venuto a vedere?”

Quali i rimedi?

“Bisognerebbe partire dalla cultura di come lo sport viene vissuto dentro le mura domestiche. Lì, ovviamente, noi tecnici non dobbiamo e non possiamo entrare, ma se dovessi dare un suggerimento sarebbe quello di permettere ai propri figli di sbagliare. Bisogna essere più indulgenti con i ragazzi dentro il campo, dato che soprattutto nei primi anni di scuola calcio commetteranno continuamente errori di natura tecnica e tattica. In sintesi deve valere il concetto dello sbagliando si impara: solamente vivendo quella situazione di gioco, e sbagliando, riuscirà a capire cosa la prossima volta è sicuramente meglio non fare”.

In che modo la metodologia della Totti Soccer School cerca di migliorare questo aspetto?

“Il Coerver Coaching, introdotto negli ultimi anni, porta i ragazzi alla cultura del coraggio. Questa metodologia basa i suoi principi sul vincere il duello col proprio avversario attraverso un dribbling o una combinazione con un compagno: nella natura della sfida è insita la possibilità anche di perdere questa gara col diretto avversario che noi addetti ai lavori dobbiamo accettare. Con la nostra metodologia forniamo ai ragazzi gli strumenti per vincere le loro piccole sfide, ma sta a loro poi scegliere quali utilizzare in ogni situazione di gioco. Solamente col tempo riusciranno a fare scelte sempre più corrette”.

Ufficio Stampa Totti Soccer School 

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