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L'intervista

Jem's, Lancia: "Gruppo sereno, i ragazzi sono coinvolti"

Il tecnico del gruppo dei 2011 del club biancorosso analizza la stagione che volge al termine

03 Maggio 2022

Da sinistra Andrea Lancia e Davide Lancia

Da sinistra Andrea Lancia e Davide Lancia, istruttori dei 2011 della Jem's Soccer Academy

Si avvicina la fine di una stagione intensa e ricca di emozioni in casa Jem's, ma il lavoro sul campo prosegue ad alto ritmo per tutti i ragazzi della scuola calcio. E' il caso dei 2011 di mister Andrea Lancia che, assieme al fratello Davide, forma i giovani che fra poco più di un anno dovranno vivere il salto nell'agonistica: "Il bilancio è estremamente positivo ed il riscontro lo vedo nel modo in cui si approcciano all'attività. Si è creato un ambiente sereno e gradevole e non ci sono stati mai litigi". Pensando al suo lavoro, il tecnico spiega: "Non passa un giorno senza mettere in discussione ciò che, assieme a mio fratello, propongo ai ragazzi, perché penso sempre che avrei potuto fare meglio qualcosa. Non mi sento mai completamente appagato e vado subito a valutare il passo successivo da far compiere ai ragazzi. Questo è un gruppo che si è formato strada facendo ed è composto per la quasi totalità da ragazzi che non solo non hanno mai fatto parte di una squadra di calcio e, chi lo ha fatto, ha vissuto gli ultimi due anni in trincea a causa del Covid. La gestione non è stata semplice, soprattutto all'inizio".
Il prossimo anno i 2011 di Andrea e Davide Lancia vivranno l'ultimo anno di scuola calcio prima dell'agonistica: "I ragazzi hanno tutto il tempo per migliorarsi e provare successivamente cosa sia la competizione, anche tra compagni di squadra, per un posto tra i titolari. Al momento è un problema che non hanno. Ringraziando le regole introdotte molti anni fa, tutti giocano ogni confronto del fine settimana, non c'è nessuno che rimane a guardare in panchina, e mettono in mostra il loro valore. Che poi qualcuno sia più pronto di un altro, è una cosa assolutamente normale. L'apprendimento delle capacità motorie e coordinative non ha una velocità costante ed ogni ragazzo ha i suoi tempi. Accade in serie A, non vedo perché questa differenza non debba esistere tra bambini di 11 o 12 anni". Guardando avanti, mister Lancia aggiunge: "C'è tanto da lavorare e migliorare, ma devono farlo loro. Noi istruttori possiamo solo indirizzarli verso la strada giusta: della competizione sana, del fair play, del misurarsi contro se stessi e gli altri, di superare autonomamente difficoltà e risolvere un problema. Ho fiducia che possano farcela senza abbandonare precocemente l'attività sportiva. I ragazzi, inoltre, lo sentono se l'allenatore ha fiducia in loro".
Infine un augurio per il finale di stagione: "Vincere due gare di fila sarebbe fantastico, se lo meritano per l'impegno profuso. Non si sono mai risparmiati, ma non hanno raccolto il frutto del loro lavoro. Gli auguro di poter dire di non aver buttato un anno, pur perdendo le partite, e di aver imparato molto. Sarebbe un grande insegnamento, che si porterebbero dietro in ogni esperienza di vita futura. Noi li vogliamo campioni, ma soprattutto li vogliamo uomini".

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