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L'INTERVISTA

Elis, Giovannoni: "Lo stesso approccio, ma il lavoro cambia con l'età"

Le parole del Preparatore dei Portieri della società biancoblù, dalla prima squadra al settore agonistico

24 Gennaio 2023

Elis, Giovannoni: "Lo stesso approccio, ma il lavoro cambia con l'età"

Sandro Giovannoni, Preparatore dei Portieri Elis (Foto ©Elis)

Il Preparatore dei Portieri. Un ruolo importante e allo stesso tempo specifico, che sia per la prestazione fornita in campo, che per l'allenamento quotidiano che ogni estremo difensore applica per chiudere la partita, possibilmente con zero gol subiti. Ne parliamo con Sandro Giovannoni, istruttore e preparatore per la Scuola Sportiva ELIS, per l'attività che va dall'agonistica del settore giovanile ai più piccolini, per arrivare poi alla prima squadra. Dalle diverse tematiche affrontate e specifiche, per il suo coordinamento, ai diversi metodi di allenamento, a seconda dell'età del portiere che Sandro si trova davanti: "Il mio lavoro è specificatamente con entrambi i gruppi, per racchiudere il campo in cui sono coinvolto nella maniera esatta. Se si tratta di prima squadra oppure agonistica del settore giovanile il mio approccio non cambia, ossia, eseguo le stesse cose, ma diversamente a seconda dell'atleta che mi trovo davanti. Dalla forza fisica all'esplosività che qualunque portiere deve assumere a caratteristiche un pò più tecniche che si differenziano in maniera sostanziale quando chi difende i pali di una porta da calcio, è più alto, longilineo, forte fisicamente. Chiaro che per quanto concerne nel dettaglio un portiere della prima squadra qui all'ELIS, l'allenamento settimanale si basa molto di più sulla forza fisica, sulla tenuta delle gambe e sulla reattività, che deve essere tanta. Mentre per quanto concerne il settore giovanile, si privilegia molto di più il fondamentale e la tecnica che un portiere mano a mano prende con sè. Qui all'ELIS mi trovo molto bene oltretutto e alleno settimanalmente un gruppo di portieri molto bravi, sia tecnicamente che forti, quindi è tutto molto più facile". L'esatto opposto invece quando il Preparatore dei Portieri Sandro Giovannoni si trova a svolgere il proprio allenamento ad un gruppo di scuola calcio, dove l'aspetto ludico prevale in maniera più sostanziale rispetto a quello sportivo vero e proprio: "Si, ma fino ad un certo punto. Nel senso è vero che l'allenamento deve innanzitutto far divertire il ragazzo, ma allo stesso tempo dargli tutte quelle caratteristiche e insegnamenti che poi gli saranno utili in futuro, il tutto nella maniera più naturale possibile. Si parte da quella che viene considerata la tecnica di base di un futuro portiere, quindi come ci si tuffa, qual'è la direzione destra o sinistra da prendere, l'intuito e come può essere affinato, provando dalla parata più semplice a quella più complicata. Quindi il saper uscire dai pali al momento giusto e pian piano che l'età cresce, diventare il più possibile il padrone tra virgolette dell'area di rigore. Ovvio che in maniera concreta il mio lavoro, così come quello dell'allenatore, nel complesso porta a far vedere i risultati settimanali nella domenica, nella partita vera e propria. se un mio estremo difensore disputa una bella gara la soddisfazione è anche personale oltre che ovviamente dell'intera squadra, diciamo che è doppia in un certo senso. Salvare un gol spesso e volentieri vale quanto un gesto risolutivo di un attaccante se non di più e il tutto significa che durante i giorni precedenti l'allenamento è stato ottimo". Chiusura con le diverse attività che Sandro Giovannoni svolge, come ad esempio la Scuola Portieri Goalkeeper Acqueros: "Certamente faccio anche insegnamenti privati a singoli atleti, anche qui si può partire dalla singola categoria giovanile, quindi la scuola calcio, per arrivare a portieri che militano in prime squadre. Con una sostanziale differenza, vale a dire che lavorare in una società come qui alla Società Sportiva ELIS, porta ad allenamenti quotidiani e quindi settimanali per lo più completi. Poi un preparatore in questo ambiente deve anche saper gestire attività private, per poter svolgere il proprio lavoro nella maniera più professionale possibile, mi ripeto, che sia ad un ragazzo che ha appena iniziato a giocare a calcio, per arrivare al dilettante e al giocatore diciamo vero e proprio".

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