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L'intervista
Il responsabile della categoria Primi Calci 2014 racconta la filosofia di lavoro della società biancorossa
26 Gennaio 2023
Alfonso Lo Monaco responsabile e istruttore dei 2014 della Jem's
La Jem’s Soccer Academy si sta ritagliando il suo meritato spazio nel panorama giovanile laziale sposando il progetto AIC Junior incentrato sulla crescita tecnica e morale dei bambini che si affacciano al mondo del calcio. Il responsabile ed istruttore della categoria Primi Calci 2014, Alfonso Lo Monaco si è detto entusiasta del metodo di lavoro intrapreso dalla società: “Abbiamo la fortuna di poter seguire il protocollo AIC, studiato da ex calciatori tra cui Simone Perrotta che ne è il presidente. Sono molto soddisfatto di come stia influendo positivamente la crescita del gruppo. Cerchiamo di non appesantire mentalmente i ragazzi con troppi dettami tattici, preferendo esercizi di gioco in cui sono chiamati a sbrogliare determinate situazioni”. Una fascia d’età in cui è importante trasmettere i fondamentali del gioco, ma soprattutto dei valori che si porteranno avanti per tutta la vita: “Noi ce la mettiamo tutta, magari non tutti diventeranno un giorno dei professionisti, ma comunque avranno imparato lezioni che vanno ben oltre il gioco del calcio. Socializzare con i compagni, creare dei legami forti ed essere leali anche con chi veste una maglia di un altro colore. Il nostro intento è semplicemente quello di migliorare ogni singolo elemento della rosa, e per farlo abbiamo bisogno di far sentire tutti parte integrante del progetto, rispettando chi magari può impiegare più tempo a raggiungere determinati step”. Da non tralasciare, ovviamente, l’aspetto puramente tecnico della disciplina che va insegnato ai ragazzi senza tralasciare il divertimento: “Iniziamo ogni seduta d’allenamento con degli esercizi di attivazione muscolare, per poi concentrarsi invece sul miglioramento del gesto tecnico sollecitandoli con situazioni di gioco. Al mio fianco, nella gestione dei 2014, ci sono Alessandro Rossi e Simone Sgaramella che mi aiutano molto nel tenere in pugno i ragazzi. Spesso arrivano al campo con tantissime energie da sfogare e non è semplice fargli mantenere alta la concentrazione. Per non appesantirli mentalmente cerchiamo di essere rapidi nelle spiegazioni preferendo dare indicazioni direttamente durante lo svolgimento degli esercizi”.
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