l'intervista
Fiano Romano, il punto del ds Maggese: "Il bilancio fin qui è veramente buono"
Il settore giovanile del Fiano Romano è in continua evoluzione. Da qualche settimana la società ha scelto di fare una modifica all'interno dell'organigramma dirigenziale con Giorgio Maggese divenuto direttore sportivo con Alessandro Caprioli che invece è rimasto nei quadri societari come responsabile scouting. Un avvicendamento tra le parti che viene vissuto senza alcuna difficoltà "Io ed Alessandro abbiamo la stessa visione, la nomina è solamente un dettaglio" commenta proprio Maggese, che poi prosegue "L'importante è continuare a far crescere le nostre squadre, finora siamo molto contenti. La nostra Under 15 è in piena corsa per la promozione ed anche le altre formazioni con tutte le differenze del caso si stanno ben comportando. Anche l'Under 14, che doveva partecipare ad un campionato Regionale e poi si è ritrovata in Elite, sta dimostrando di avere ottime qualità, ad esempio. E' ovvio che se ci soffermiamo solamente sulle classifiche si possono delle pecche, ma il bilancio fin qui è veramente buono. L'obiettivo del Fiano Romano, infatti, non è tanto quello di vincere campionati o di mantenere le categorie, cosa che cercheremo comunque di fare, ma quello di formare giocatori pronti per la prima squadra e di vedere se c'è qualche possibilità per qualcuno di loro di approdare in qualche società professionistica. Per il primo target ci sono già dei prospetti che nella prossima stagione potrebbero trovare posto in prima squadra, mentre per il secondo siamo già in contatto con diverse realtà che si sono avvicinate ed interessate ai nostri prospetti. Tutto questo è, e sarà possibile, grazie ad uno staff di tecnici di prim'ordine ad iniziare da Fabrizio Palma, che conosco da lungo tempo, passando poi per Gabriele Colombini, che ho conosciuto quest'anno e mi ha fatto un'ottima impressione. Flavio Mulas è una persona d'oro e non merita quella classifica, poi ovviamente ringrazio Alessandro Caprioli, col quale sono legato in questo mondo da un po'. Oltre ai tecnici non bisogna dimenticare un elemento come Mario Scialdone, capace di lavorare con i portieri come pochi in questa regione, e per concludere il presidente Pacolini: uomo di calcio che ti fa vivere senza pressione".