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L'intervista

L'Alba, la Roma ed il successo di una maglia: parola a Di Vasta e Gabriele

I due presidenti del sodalizio biancoverde fanno il punto dopo l'omaggio del club giallorosso, ma non solo...

31 Marzo 2023

L'Alba, la Roma ed il successo di una maglia: parola a Di Vasta e Gabriele

A sinistra Daniele Gabriele, a destra Alfredo Di Vasta

Dalla rinascita dell’Alba Roma durante il periodo della pandemia ad oggi sono stati fatti passi da gigante.I biancoverdi si sono ristrutturati partendo dalla base dell’Empire ed oggi, grazie ad un progetto serio e solido a lungo termine, sono una delle società in ascesa nel panorama dilettantistico.La Roma ha voluto celebrare questa rinascita dedicando una maglia speciale all’Alba che ha avuto tantissimo successo. Abbiamo incontrato i Presidenti Alfredo Di Vasta e Daniele Gabriele per farci raccontare le loro emozioni.

Prima di entrare nello specifico sul successo della maglia, ci raccontate come funziona questo binomio alla Presidenza tanto anomalo quanto vincente?

Di Vasta: Io e Daniele siamo un connubio che va avanti da molti anni. Abbiamo caratteri diversi e per questo ci compensiamo; in linea di massima seguiamo anche sfere differenti perché io mi occupo più della struttura societaria e logistica e lui più di campo, ma poi per qualsiasi decisione ci confrontiamo.

Gabriele: Ormai siamo collaudati, facciamo cose diverse ma a livello istituzionale ci presentiamo sempre insieme. Per il resto abbiamo un rapporto normale con tutti in società, dagli allenatori ai ragazzi e ci piace essere visti come Daniele e Alfredo. Per noi è importante il rispetto reciproco e non il titolo.

Poi è arrivata la chiamata dalla Roma e l’annuncio della maglia dedicata all’Alba. Come vi siete sentiti?

Di Vasta: Onorati, perché la Roma è la Roma, ma anche consapevoli che evidentemente il lavoro che stiamo facendo è stato apprezzato.

Gabriele: Un momento indescrivibile, ritrovarsi a Trigoria da ospiti mi ha inorgoglito e seppure abbia cercato di nascondere ogni sentimento l’emozione era tanta.

La vostra maglia aveva già riscosso enorme successo, adesso il nome Alba Roma è destinato ancora a crescere: quali possono essere i principali benefici?

Di Vasta: sicuramente questa iniziativa ha avuto una vasta eco ed ho ricevuto tante chiamate; ovviamente siamo proiettati già al futuro con diversi progetti, ma non nascondo che intanto prevale la soddisfazione per aver avviato un percorso estremamente stimolante. A livello mediatico è stata una grande cassa di risonanza che noi dovremo essere capaci a sfruttare per continuare a crescere. Sarei ipocrita se non riconoscessi i possibili sviluppi che potrebbero aprirsi, ma ricordo che noi stiamo affrontando questa avventura per passione e stiamo investendo tempo e denaro per inseguire l’ambizione di ritrovarci, tra qualche anno, in pianta stabile con i migliori.

Gabriele: In questi ultimi mesi abbiamo compreso ancora di più l’importanza della maglia come mezzo di comunicazione e di story telling per una società sportiva. Questa maglia, al di là del fatto che possa rappresentare un punto d’unione con una società sportiva professionistica, è un simbolo della città di Roma, di cui rappresenta una parte di storia sportiva. In questi giorni ho letto sotto ai numerosi post dedicati alla storia dell’Alba in occasione del lancio della collezione Legacy New Balance As Roma, numerosi commenti folkloristici e di scherno fra le varie tifoserie. Ci tengo a precisare una cosa. Noi rappresentiamo l’Alba e con essa ci identifichiamo, operiamo all’interno del mondo del calcio giovanile e dilettantistico, e intendiamo portare in questo settore dei valori e dei principi che vanno sicuramente oltre la fede calcistica di una o dell’altra sponda del Tevere, anche perché avendo un filo diretto con la gente spesso ci capita che i nostri interlocutori e i nostri fans non siano ne’ tifosi della Roma né tanto meno della Lazio.Detto questo, indubbiamente la maglia ci sta consentendo di farci conoscere in tutto il mondo e non rimanere solamente una realtà locale. Riceviamo continue richieste di acquisto da ogni angolo del pianeta, e addirittura ci sono società asiatiche che ci hanno palesemente copiato il modello.

Visto tutto questo, può diventare un'opportunità per le società dilettantistiche avere una sorta di progetto marketing legato al marchio?

Di Vasta: assolutamente sì, l’importante è avere un progetto ben definito alle spalle e fare i passi giusti, ma ricordo a chiunque abbia ambizione che quello che vedete oggi è il frutto di un percorso partito già due anni fa parallelamente a quello del campo, che poi ci interessa di più.

Gabriele: Legare un progetto di marketing ad un marchio è sicuramente molto importante, e può rappresentare un fattore di crescita per le società sportive dilettantistiche. Non sempre questo percorso porta ai risultati attesi. Nel caso di Alba, si può parlare di una start up di società sportiva, che però affonda il suo know out tecnico su delle basi solide costruite negli anni precedenti e che si sta evolvendo a livello comunicativo sfruttando l’enorme cassa di risonanza dei social. Ma il brand Alba, a differenza di molti altri, è e sarà per sempre riconducibile ad una entità storica precisa, perché come già detto in precedenza, Alba è parte integrante non solo della storia del calcio romano, ma del calcio Italiano.Proprio per questo, molte aziende si stanno avvicinando in questi giorni alla nostra realtà, per conoscerci e per raccontare la loro storia attraverso il nostro brand.

Progetti futuri?

Di Vasta: abbiamo un ottimo rapporto con la Roma e stiamo parlando per altri progetti, ne abbiamo molti altri nostri, ma parallelamente stiamo concentrando gli sforzi per il campo per l’agonistica. Ormai abbiamo ridotto le possibilità ad un paio di opzioni e dovremmo essere in chiusura. Forza Alba.

Gabriele: il campo è imprescindibile per quello che abbiamo in mente di fare; non possiamo ancora svelare tutti i programmi ma posso dirvi che siamo solo all’inizio e ormai non si può più tornare indietro. Ci divertiremo. Forza Alba

 

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