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SCUOLA CALCIO

Vis Aurelia, Di Giovanni: "Senso di appartenenza e valorizzazione, avanti così"

Notevoli i passi in avanti dell'attività di base biancoblù, il commento del direttore responsabile

06 Aprile 2023

Andrea Di Giovanni

Andrea Di Giovanni, direttore responsabile della scuola calcio

La programmazione e la qualità del lavoro. Sono ormai diversi anni che la Vis Aurelia procede su questa strada, non soltanto per quanto riguarda l'area dell'agonistica, ma soprattutto per ciò che concerne l'attività di base. Perché poi, del resto, è proprio dalle fondamenta che bisogna costruire le formazioni del settore giovanile del futuro. Il club biancoblù ha intrapreso da ormai diverse stagioni questo percorso, condiviso con il club professionistico del Torino. Un'ulteriore fiore all'occhiello che non fa altro che rendere ancor più che rinomata l'opera della Vis Aurelia, dandole prestigio e credibilità. Proprio su questi aspetti si muove la società, che di pari passo con il sodalizio granata sta iniziando a dare continuità ad un progetto i cui risultati iniziano a vedersi anche ad occhio nudo. Ne abbiamo parlato con il direttore responsabile Andrea Di Giovanni. "Questo è un ruolo che condivido con il diretto incaricato del Torino, che però non potendo essere fisicamente presente ha delegato un rappresentante della Vis, nella fattispecie il sottoscritto. Noi condividiamo in pieno la loro filosofia e progettualità, ci affidiamo al club piemontese per la crescita dei giovani e devo dire che da ormai tanti anni riusciamo a toglierci delle belle soddisfazioni anche per merito loro". Il clima di famiglia e lo spirito di appartenenza. "Un aspetto molto importante sul quale voglio soffermarmi è quello relativo agli istruttori. Sono ormai diversi anni che diamo continuità agli stessi staff, ogni fascia d'età ha un allenatore specifico qualificato, accompagnato da giovani o magari giocatori delle nostre categorie superiori che si addentrano in questo settore. Abbiamo dunque molti ragazzi che affiancano i responsabili tecnici, li facciamo entrare in questo nuovo mondo e li formiamo, a patto però che abbiano già un patentino, anche di minimo livello. Li facciamo crescere, per poi inserirli sempre più a pieno nel nostro progetto". Una crescita a 360°, dunque. "Ogni gruppo ha un capo allenatore e il suo vice, cerchiamo di garantire il massimo supporto ai nostri piccoli tesserati". I risultati si stanno riscontrando. "Sono ormai diverse stagioni che riusciamo a formare le nostre categorie agonistiche quasi esclusivamente con i ragazzi in uscita dalla scuola calcio. Loro vanno a formare lo zoccolo duro, al massimo andiamo poi ad inserire quattro/cinque giocatori per alzare il livello di competitività. Ed infatti tutti i nostri gruppi riescono a gareggiare nelle categorie Regionali anche in una buona posizione di classifica, non a caso, se non fosse stato per il covid, saremmo riusciti a conquistare tre diverse categorie Elite per tre anni consecutivi". Il futuro lo si sta già percorrendo. "L'ambizione è quella di proseguire su questa strada, continuando a collaborare con il Torino. Stiamo crescendo sia a livello qualitativo che quantitativo. Per la prima volta ci siamo infatti ritrovati con la possibilità di inserire una categoria fuori classifica, per continuare a dare sbocco ai tanti ragazzi in uscita dalla scuola calcio. Perché il principale successo dell'attività di base è proprio quella di riuscire a valorizzare i suoi ragazzi e dar loro seguito nelle categorie agonistiche. Per fortuna o per sfortuna non abbiamo le capacità di altre squadre di prelevare giocatori già pronti, ma il bello di questo ambito è proprio quello di lavorare per rendere pronti i nostri tesserati. E posso dire che nelle ultime stagioni stiamo riuscendo a toglierci sempre più soddisfazioni".

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