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l'intervista
Il dg del club rossoblù: “Festeggiare la scuola calcio coinvolgendola nell’attività della prima squadra dimostra quanto forte sia il legame che ci unisce sotto questi colori”
08 Maggio 2023
Angelo Frezza, dg dell'Unipomezia
Ieri è calato il sipario sulla stagione dell’Unipomezia. Ancor prima che sull’operato della squadra di Scudieri i riflettori si sono posati sulla scuola calcio. Tutto il settore di base rossoblù è infatti stato coinvolto in una vera e propria mattinata di festa, sfilando al cospetto della prima squadra con i piccoli calciatori che hanno potuto osservare da vicino i loro beniamini. “Da giornate come questa – spiega Angelo Frezza, direttore generale del club – si evince l’armonia e la serenità che ci sono tra tutti i comparti della società. Abbiamo chiuso la stagione dimostrando di essere una vera famiglia, in cui sono tutti uniti dai più grandi ai più piccoli. Questo è merito soprattutto del presidente Valle che anche in un’annata tanto complicata non ha mai smesso di infondere questo senso di tranquillità e unione”. La mattina di domenica è stata l’occasione per festeggiare l’ormai prossimo raggiungimento del titolo di Scuola Calcio Elìte da parte dell’Unipomezia: “E’ stato fatto un lavoro molto importante e il raggiungimento di un simile traguardo lo dimostra. A questo aggiungo che anche nel settore giovanile sono state fatte grandi cose. Impegno, sacrificio ma anche tanta passione, il vicepresidente Morelli e il direttore Lo Russo hanno messo tutto questo svolgendo un lavoro encomiabile e non era assolutamente facile”. Giornate così però rappresentano sono l’inizio: “Questa è una cosa a cui ho sempre tenuto molto. Quest’anno però giocare fuori dal comune di Pomezia ci ha limitato, tanto a livello di immagine quanto dal punto di vista organizzativo. In futuro, se potremo contare su un impianto che ce ne darà la possibilità, il settore giovanile e la scuola calcio saranno sicuramente sempre coinvolti nelle iniziative della prima squadra. Ieri ho visto tanta emozione negli occhi degli addetti ai lavori, delle famiglie sugli spalti ma anche in quelli del presidente nel vedere questi piccoli calciatori mano nella mano con i più grandi, tutti con la maglia dell’Unipomezia. Sono piccoli gesti ma che racchiudono al loro interno un grande significato”.
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