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Benvenuti in Elite. Campus Eur, Morezzi: "Primi dall'inizio alla fine del campionato"

Il tecnico commenta l'annata che ha riportato nella massima categoria il club di via di Lungotevere Dante

09 Luglio 2023

Benvenuti in Elite. Campus Eur, Morezzi: "Primi dall'inizio alla fine del campionato"

I classe 2009 del Campus Eur, vincitori del girone C (Foto ©Campus Eur)

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”. L’ultimo verso dell’Inferno di Dante riassume alla perfezione quello che devono aver provato i ragazzi U14 del Campus Eur, campioni del proprio girone regionale. Numeri impressionanti quelli messi a referto dai bianconeri che dopo un solo anno di permanenza nella serie cadetta conquistano l’Elite. Raggiunto dalla nostra redazione, il mister Mauro Morezzi ha commentato la stagione e l’ottimo risultato raggiunto dai suoi ragazzi. Cosa hai provato da tecnico quando hai capito di aver vinto il girone? “Una gioia incredibile. Soprattutto perché siamo stati primi dalla prima all’ultima giornata. Abbiamo deciso di affrontare la stagione con la rosa che avevamo in casa, formata da molti ragazzi che erano con noi sin dalla scuola calcio ai quali abbiamo aggiunto solo un paio di elementi. In una riunione tra staff e squadra ci eravamo dati quest’obiettivo e vederlo concretizzarsi è stata una cosa bellissima”. Il tecnico traccia poi una valutazione sulla stagione in generale: “E' andata bene sotto quasi tutti i punti di vista. Siamo stati una squadra concreta, che non ha mollato un secondo imponendo il suo gioco. Credo che i ragazzi abbiano appreso tantissimo in questa stagione sia tatticamente che a livello cognitivo. Ognuno ha tratto qualcosa di positivo. Dobbiamo dire grazie alla società che è riuscita a rientrare in Elite in tutte le categorie. Tanto del merito è anche della Mysp Soccer Academy, società che ci ha permesso di portare avanti il campionato. Guida i nostri giovanissimi da un paio di anni consentendogli di crescere molto".

Secondo miglior attacco e miglior difesa. Diverse sono le basi di questo successo: “C’è da sottolineare non solo il lavoro della retroguardia ma dell’intera fase difensiva. Nella categoria U14 siamo la squadra che ha incassato meno reti e questo penso sia sinonimo di compattezza e organizzazione. Complimenti anche ai ragazzi che nonostante le molte rotazioni hanno offerto grandi prestazioni. Il primo gol lo abbiamo subito alla 12° giornata. Penso che mantenere la porta inviolata per 11 gare dimostri come la rosa sia composta da amici e non solo da semplici ragazzi che giocano insieme. Per quanto riguarda l’attacco, invece, i gol fatti sono abbastanza ma potevamo fare di meglio. Qui bisogna fare un discorso più sui singoli: abbiamo avuto elementi con caratteristiche importanti, uno su tutti Saolini, nostro capocannoniere e valore aggiunto. La base di questo successo sta nella compattezza. Basti pensare che al primo gol subito l’atteggiamento di tutti noi era quello di chi ha perso una finale. Sono numeri che dimostrano anche una grande organizzazione. È una domanda che mi fa particolarmente piacere perché mi permette di spiegare quello che ci aspettavamo da questa stagione. Avevamo l’obiettivo di subire solo 11 gol. Ne abbiamo incassati 12, ma 2 all’ultima giornata quindi abbiamo rispettato le attese”. Ovviamente ci sono partite nel corso del campionato più importanti delle altre: “Diciamo che ci siamo resi conto sin dall’inizio delle potenzialità, ma la partita con la Polisportiva De Rossi ci ha fatto capire che concretamente potevamo fare qualcosa di importante. Dopo 3’ in quella gara il nostro portiere venne espulso costringendoci a giocare in 10 contro una squadra ben allenata. In trasferta, sotto di un gol e di un uomo siamo riusciti a ribaltarla portandoci a casa i tre punti. Lì forse abbiamo capito di essere una squadra forte che avrebbe potuto vincere il campionato”. Momenti importanti, ma anche carattere in quelli più complicati: “Forse è stato nel girone di ritorno quando abbiamo avuto qualche infortunio di troppo. Ma, come detto, l’ottima organizzazione di squadra e l’unione di intenti ci hanno portato a superare le difficoltà. Qualcuno si è sacrificato giocando non al 100%, altri fuori ruolo dando prova di una compattezza fenomenale che è stata poi fondamentale per la vittoria del campionato. Il gruppo è salito di tono insieme. Alcuni hanno fatto più di altri ma chiunque si è dimostrato all'altezza”.

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