l'intervista

Fiano Romano, Demofonte e Mancini raccontano la Scuola Calcio

Ufficio Stampa Fiano Romano

Uno staff di prim'ordine per un settore in continua crescita e che sta regalando al Fiano Romano enormi soddisfazioni, oltre che i prospetti per il futuro, non solo per la prima squadra (che attualmente è al comando del girone B in Promozione) ma anche in chiave professionismo, visto che uno degli obiettivi del club è anche quello di far spiccare il volo ai suoi talenti. A gestire la Scuola Calcio tiberina ci sono Claudio Demofonte e Augusto Mancini, che raccontano a 360° il mondo Fiano dedicato ai più piccoli

Claudio Demofonte "Sono tornato al Fiano Romano molto volentieri, dopo la parentesi in un'altra società, la chiamata del Presidente Pacolini e del vice presidente Loreti mi ha fatto molto piacere. Dopo aver lavorato nell agonistica per tanto tempo, ho accettato di essere responsabile della scuola calcio in collaborazione con Augusto Mancini. I numeri del Fiano sono sempre stati importanti e anche quest' anno ci stiamo confermando. Non ci sono segreti, puntiamo sulla qualità dei nostri tecnici che sono in costante aggiornamento sulle metodologie e lo fanno insieme a noi. Lavorando così si possono costruire gruppi di qualità facendo crescere i bambini sia dal punto calcistico che comportamentale.Lo staff tecnico è la forza del nostro settore di base. Hanno doti umane ed i giusti valori, sono propensi al colloquio con i bambini rendendoli partecipi alla loro crescita. Il rinnovamento di questo staff ha permesso al Fiano Romano di offrire alle famiglie un servizio di qualità superiore. Siamo la società più importante del nostro territorio, lo dimostrano i risultati dell'agonistica, e quindi la Scuola Calcio non deve essere da meno, anzi: deve far sì che i nostri bambini, divertendosi, si trovino poi pronti per campionati importanti. Sono alle porte già a fine mese i primi appuntamenti: cominceremo i vari campionatini federali. Siamo tutti pronti con entusiasmo e passione"

Augusto Mancini "Quest’anno la società ha scelto di avere due responsabili per il settore di base: uno più presente al campo durante le sedute di allenamento, che si occupa dei materiali e degli spazi per l’allenamento e l’altro, che si ha invece sotto controllo la parte organizzativa, logistica e comunicativa. Questa scelta è stata dovuta dal fatto che, avendo due impianti, una sola persona non sarebbe stata sufficiente per rispondere a tutte le esigenze degli allenatori, dei bambini e dei genitori. In campo, non usiamo una vera e propria metodologia in particolare. Abbiamo un direttore tecnico che ha giocato anche in Serie A, Marco Pisano, che guida i vari istruttori con un'ampia proposta metodologica. Cerchiamo di far lavorare i ragazzi più possibile, ottimizzando i tempi e mettendo il bambino, a livello individuale, al centro del progetto. All'interno della Scuola Calcio non ci poniamo veri e propri obiettivi, anche perché molti bambini che vengono da noi il talento lo hanno già, noi dobbiamo solo custodirlo e farlo crescere al meglio. Non vogliamo incastrare il talento di un bambino in un discorso collettivo, ad esempio se un bambino è bravissimo nell’uno contro uno, non posso farlo giocare a due tocchi, un bambino che ha quell’abilità deve sfruttarla al massimo. Quest’anno due bambini del 2014 e due bambini del 2015 sono andati alla Lazio e alla Roma, per noi questa è una bellissima vittoria ed è motivo di vanto. Il nostro obiettivo, quindi, è lavorare bene con tutti i bambini, poi se le società professionistiche si dovessero affacciare per richiederli, per noi sarebbe una gran bella soddisfazione"

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