Cerca

La lettera

"Basta! Dobbiamo fare qualcosa": lo sfogo di un dirigente romano

Una "tipica" giornata di calcio giovanile raccontata da un addetto ai lavori

04 Dicembre 2023

"Basta! Dobbiamo fare qualcosa": lo sfogo di un dirigente romano

(©GazReg)

Una domenica come tante

Lo sappiamo tutti: durante le partite del settore giovanile della nostra regione sono sempre di più i gesti deplorevoli e da condannare. Non su tutti i campi, non tutte le domeniche, non in tutte le società. Ma non facciamo finta di niente: ognuno di noi ha assistito ad una di queste scene almeno una volta. Il problema più grave, forse, è che sono in pochi ad indignarsi per questi fatti, ritenendoli ormai "normali". Invece stavolta un dirigente di una società sportiva della Capitale, che però ha chiesto di rimanere anonimo, ha scritto a Gazzetta Regionale per raccontare la sua "tipica" domenica. E l'amarezza è davvero tanta. Ecco le sue parole:

"Buongiorno sono un Direttore di una società romana di calcio giovanile. Ieri domenica 3 dicembre con il mio solito entusiasmo e la solita passione mi sono svegliato presto per affrontare la mia consueta domenica di calcio. Inizio alle 10 con una partita di scuola calcio, giocava mio figlio piccolo, 9 anni. Tutto molto bello, ragazzi inizialmente infreddoliti poi bella partita di calcio a 7, fine partita saluti tra i ragazzi e i mister e soprattutto complimenti tra i genitori delle due squadre. Bello, una vitamina per passare ai più grandi. Ore 11 partita tra due squadre del campionato Under 17 regionale, vuol dire che a ieri i ragazzi in campo hanno 16 anni! Perché il punto esclamativo? E’ presto detto: dopo neanche 20 minuti di gioco molto corretto in campo tra i ragazzi, dagli spalti inizia la solita e ormai consueta derisione dell’arbitro, altro ragazzo forse appena maggiorenne. Le offese diventano una litania continua fin quando un uomo di almeno 50 anni non pensa bene di prendere di petto con fare “coatto” (devo ammettere quasi comico) tre ragazzi di 16 anni che avevano la colpa di tifare per la squadra avversaria del signore facinoroso e voglioso di ritagliarsi sugli spalti di un campo di calcio la sua domenica da pseudo ultras. Risultato dell’episodio è stato che il “Libanese de noantri” con maniere gentili è stato invitato ad un comportamento più civile e messo al suo posto da due signori della sua stessa età ma a differenza sua educati e soprattutto schifati dalla situazione surreale degli accadimenti".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni