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L'INTERVISTA
Il direttore tecnico del settore giovanile veliterno fa il punto della situazione in casa rossonera
16 Febbraio 2024
Marco Conti dt settore giovanile SPQV Velletri
Abbiamo intervistato il direttore tecnico del settore giovanile del SPQV Velletri Marco Conti, che ci ha parlato della sua esperienza e del suo percorso all'interno di questa realtà: "Quando sono arrivato c'era una società che doveva crescere, le difficoltà ci sono state senza nulla togliere a chi c'era prima di me. Sono cambiate alcune cose, ci sono conduzioni tecniche diverse ed alcuni ragazzi sono maturati. A molti di loro ho detto di credere in un percorso di crescita. Stiamo raccogliendo i frutti del nostro lavoro e risultati oltre alle più rosee aspettative". È un buon momento per le squadre giovanili del SPQV Velletri, dato che nelle rispettive categorie dall'Under 15 all'Under 17 tutte le squadre stanno facendo bene. Il direttore ha illustrato così la crescita dei suoi ragazzi: "Per ora queste squadre stanno facendo bene, lo scorso anno si sperava di non perdere delle categorie mentre quest'anno stiamo puntando a salire di grado. Vedo soprattutto i ragazzi del 2007 che stanno crescendo, i ragazzi del 2008 che dopo la retrocessione stanno puntando a riprendersi la categoria, anche i 2009 stanno facendo dei passi in avanti. Vedo una crescita importante, l'agonistica è proiettata a fare ancora meglio. Siamo contenti di avere delle basi, poi se conquistiamo altri risultati meglio ancora". Il direttore ha anche parlato della situazione relativa all'U14, che ha fatto il salto all'agonistica e che sta attualmente cercando di crescere. Ci ha spiegato cosa ha determinato il piazzamento di centro classifica: "Non è stato solo il salto. In generale parliamo di ragazzi: qualcuno è cresciuto fisicamente ed altri ancora devono svilupparsi, ma la grossa difficoltà deriva dal fatto che loro non erano abituati a giocare a campo aperto. Giocare a 11, con la presenza dell'arbitro, con il fuorigioco sono i cambiamenti più grandi. A scuola calcio il risultato non conta, nell'Under 14 anche ma ha un peso diverso. Bisogna acquisire una certa mentalità, c'è una presenza al campo e un impegno diverso, con altri tipi di allenamenti. Anche lì abbiamo cambiato tecnico, non per una questione di capacità ma principalmente perché avevamo bisogno di un allenatore che facesse crescere i ragazzi anche nell'agonistica".
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