L'intervista

Jem's, Giada Lo Monaco: "Bambini liberi di esprimersi"

L’attenzione per il bambino e la sua formazione tecnica e umana sono, da sempre, al centro dell’attenzione nella scuola calcio della Jem’s Soccer Academy. A maggior ragione quando si parla di bambini piccoli che stanno vivendo le loro prime esperienze in un campo da calcio. Anche per questo la società biancorossa può contare sull’apporto di numerosi istruttori dotati, in particolar modo, di qualità umani innate. E’ il caso di Giada Lo Monaco, che coadiuva i tecnici Lo Monaco e Biagetti nella guida del gruppo dei Piccoli Amici 2017/18, che spiega così il lavoro portato avanti settimanalmente: “In campo ogni bambino è lasciato libero di esprimersi e di trovare nuove soluzioni nelle varie esercitazioni che proponiamo. Io li sostengo e li incoraggio a sperimentare nuove situazioni, rispettando i tempi di ciascun bambino e, quando alla fine riescono e sono felici, è sempre una grande soddisfazione ed è qui che capisci che hai centrato l'obiettivo. Vedere i bambini che a fine allenamento tornano a casa felici, vogliosi di rientrare subito in campo è un'immensa gioia. Un altro punto su cui cerchiamo di spingere tanto è il rispetto dei compagni di squadra perché quando non si litiga e non si fanno i dispetti il bambino si diverte di più”. Analizzando la stagione che si avvia verso la conclusione Giada Lo Monaco spiega: “Quest'anno il nostro gruppo si è allargato e i bambini sono riusciti ad entrare in sintonia l'uno con l'altro, divertendosi e imparando. Questo lo hanno vissuto anche nei confronti delle altre squadre e degli altri bambini. Ognuno di loro è incuriosito da questa nuova esperienza, vogliosi di trovare il confronto con altri coetanei e di sperimentare in questo modo un avversario sempre diverso”. Oltre al suo lavoro sul campo, Giada Lo Monaco è anche una laureanda in scienze infermieristiche, conoscenze che tornano certamente utili nel suo vivere quotidianamente i piccoli atleti della Jem’s: “Nel mio percorso di studio ho approfondito l'età pediatrica e le sue tappe evolutive. Tutto ciò mi ha aiutata ancora di più ad aprire gli occhi e a comprendere che ogni bambino è diverso nei tempi e nei modi e che anche un piccolo traguardo può essere enorme per ognuno di loro ed è proprio questo traguardo che lo aiuterà ad essere ancora più sicuro di sé stesso e delle sue capacità”.

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