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L'intervista
13 Settembre 2024
Luigi Lunghi (Foto ©Accademia Frosinone)
Un'estate per certi versi turbolenta, con la separazione dal Frosinone dopo vent'anni. "Niente di sconvolgente, noi stiamo proseguendo il lavoro improntato negli ultimi tempi che continua a portare frutti e risultati" ha esordito Luigi Lunghi, il vertice dell'Accademia Frosinone che poi ha proseguito toccando varie tematiche.
Partiamo da una panoramica sul lavoro svolto nel corso dell’estate
"C'è stato un cambiamento dopo venti anni, soprattutto nella scuola calcio, alcuni sono rimasti con me e altri hanno scelto Frosinone, ma era normale. Sul settore giovanile molto bene, stiamo proseguendo l'ottima strada intrapresa negli anni passati, con rose allestite in maniera impeccabile e di questo faccio i complimenti al nostro responsabile Alessandro Vitagliano. Secondo me ci potremo divertire, ci sono giocatori di qualità. In bocca al lupo a tutti gli allenatori, stanno facendo un grande lavoro. Colgo l'occasione per sottolineare un aspetto a cui tengo particolarmente. Per quest'anno abbiamo la fortuna/sfortuna di avere con noi il 2009 Gianmarco Rosa, un ragazzo che era nel professionismo e merita di tornarci quanto prima".
Quali linee guida avete impostato insieme a Vitagliano nella ricerca dei calciatori?
"Le doti umane sono fondamentali, chi ha la testa è a metà dell'opera. Umiltà e voglia di lavorare per poter arrivare sono due asset fondamentali. Senza dimenticare la famiglia che c'è dietro, un altro aspetto importantissimo da questo punto di vista. Chi ha la presunzione di dover arrivare a tutti i costi poi non riesce. Nel mondo di oggi i valori sono messi da parte, ma noi li cerchiamo ancora, forse siamo di vecchio stampo ma è così. Dopo di chè ho chiesto ad Alessandro e ai collaboratori di trovare giocatori con almeno una o due qualità, poi sta a noi sviluppare le loro doti, cerchiamo anche nei Regionali e Provinciali, scovare il talento è ancora qualcosa di affascinante"
Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati come club?
"Partiamo dal presupposto che siamo in una fase di crescita, negli anni scorsi cercavamo sempre di tenere le categorie, ultimamente con qualche squadra abbiamo raggiunto i playoff, la vittoria del Beppe Viola lo scorso anno un'altra bella soddisfazione. Ora vogliamo alzare l'asticella ed arrivare con più di qualche squadra alle finali".
Cosa ne pensi del ritorno ai due gironi in Elite?
"Sono completamente d'accordo, è sempre stata una mia idea e ne ho sempre parlato anche al comitato. Per come la vedo io dovremmo ridurre anche i gironi di Regionali. In questo modo, come una catena, si crea più qualità, credo fermamente che a beneficiarne ci sarebbero anche i campionati Provinciali. Il discorso è semplice, se si aumentano le squadre il livello si abbassa e. viceversa, è naturale".
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