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l'intervista

Vis Aurelia, l'esperienza di Gianluca Job "L'obiettivo è creare giocatori pensanti"

Il club biancazzurro annuncia l'ingresso di una nuova figura che curerà il gruppo 2012

11 Dicembre 2024

Vis Aurelia, l'esperienza di Gianluca Job "L'obiettivo è creare giocatori pensanti"

Gianluca Job, nuovo allenatore della Vis Aurelia

Una nuova figura entra a far parte della famiglia della Vis Aurelia, con l'intento di creare una solida base nel lavoro dedicato ai più giovani. Gianluca Job è il nuovo tecnico del gruppo della preagonistica classe 2012 ed è stato scelto per preparare questa squadra al prossimo campionato Under 14 che sarà il loro primo nel calcio ad undici vero e proprio. Job è un tecnico di esperienza che ha lavorato con diverse società di spicco del calcio laziale e romano ed ha guidato per diverso tempo fasce d'età più grandi, in particolare con l'Under 19 e l'Under 18 nei tempi più recenti ottenendo anche grandi soddisfazioni. Job ha però fatto una scelta ben precisa, più che professionale si potrebbe dire di vita: allenare i più piccoli. "Come tutte le scelte di questo tipo ci sono pro e contro - esordisce - ma sicuramente non mi ritroverò a dover gestire pressioni esterne al campo. Il bello di lavorare con gruppi di questa età è che i risultati saranno definiti dai miglioramenti di ogni singolo ragazzo. Un gruppo 2012 può ancora crescere tantissimo ed eventualmente qualcuno di loro potrebbe anche ambire ad altri scenari. Su ragazzi di età più grande si può invece fare meno. Il lavoro che andremo a fare sarà sempre con la palla, non lasciando mai fermo nessun ragazzo durante l'allenamento e l'impostazione di base è quella di creare un giocatore pensante, caratteristica che gli permetterà di fare la differenza. Per pensante si intende un giocatore che non ha come unico obiettivo fare gol o la vittoria, ma è il capire che con determinati movimenti coordinati con i compagni si può arrivare a fare gol. Lavoreremo quindi sulle situazioni di gioco nella maniera più precisa possibile. Ad esempio, se devo insegnare ad un esterno come si dribbla lo farà direttamente sulla fascia e non su un'altra zona del campo, tanto sarà quella zona che lui coprirà durante la partita. Diversamente, invece, puntando su altre cose, non imparerebbero niente di costruttivo per la loro crescita".

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