L'Intervista

Scuola dei Leoni, Biancone e Zerouaki: "Innamorarsi del calcio con divertimento"

Ufficio Stampa Scuola dei Leoni

I tecnici dei gruppi 2017 e 2018-2019 parlano del percorso di crescita dei bambini e degli obiettivi da raggiungere insieme a loro

Prosegue il nostro viaggio nel mondo del settore di base in casa Scuola dei Leoni, questa volta concentrandoci sui più piccoli. Partiamo dai classe 2017, con il tecnico Daniele Biancone che traccia un bilancio del lavoro svolto fin qui con i bambini: "Il bilancio è sicuramente positivo, noto una crescita progressiva dei nostri piccoli atleti in ogni aspetto, partendo dal loro sviluppo tecnico e atletico arrivando alla crescita personale in ambito educativo. Tutto ciò è dovuto ad un presenza regolare dei bambini agli allenamenti ed alla costante partecipazione della nostra società nei vari eventi sportivi". Biancone racconta poi cosa significhi allenare questa fascia d'età: "È sicuramente stimolante allenare questa categoria, dove come primo obiettivo vi è quello di far divertire i bambini durante gli allenamenti con attività stimolanti che migliorino lo sviluppo della tecnica e delle capacità motorie, ma soprattutto è fondamentale incrementare la passione per questo sport". La voglia è quella di continuare a crescere: "Il focus per il prosieguo della stagione sono sicuramente di continuare a migliorare negli aspetti tecnici e coordinativi fondamentali per questa età, in modo tale da raggiungere gli obiettivi prefissati per la loro crescita". La parola passa poi a Daniel Zerouaki, mister dei classe 2018-2019, anche lui molto contento del cammino di questi mesi: "Il lavoro sembra portare i suoi frutti e, in questi cinque mesi, la categoria 2018/19 mi ha sorpreso per serietà e voglia di imparare. Il bilancio sul percorso è positivo, sorprendendomi particolarmente sull’aspetto dell’assimilazione degli insegnamenti, ma soprattutto sull’incessante voglia di fare". La soddisfazione nell'accompagnare questi bambini nella loro crescita è tanta: "Lavorare con bambini di 5 e 6 anni è sicuramente faticoso, ma soddisfacente. Insegnare ai ragazzi il rispetto della mia figura e del luogo dove lavoriamo per migliorare è stato complicato, ma pare che il messaggio sia passato". La parola d'ordine è imparare divertendosi: "L’obiettivo primario è l’educazione, noi mister siamo in primis educatori ed esempi per i nostri ragazzi. Sicuramente il secondo obiettivo è il miglioramento tecnico: nel primo tocco, la trasmissione di palla e nel tiro, diciamo le basi del calcio. Mentre l’obiettivo più importante a questa età è il divertimento, per far innamorare questi ragazzi del calcio con il sorriso".

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