Spettacolo, dualismi e coesione: che partita è stata Romulea-Campus Eur?

Il match, però, non è stato esplosivo sin dal primo minuto, anzi: la prima frazione ha visto, infatti, le due compagini aver timore di scoprirsi. Nessuna voleva sferrare il colpo, o meglio quasi non riuscivano. Dal punto di vista tattico, gli amaranto oro hanno come di consuetudine fatto il proprio gioco; il possesso palla partiva sempre dal basso, gestito da capitan Gaspa e Lisanti, i quali cercavano sbocchi o su Frabotta, molto spesso chiamato in causa in fase di regia, o sui terzini, lasciati liberi dall'assetto arretrato del Campus. A sua volta, Galdelli (in foto a sinistra, ©Photosportroma) l'ha preparata concentrandosi sull'attesa. Tanta densità nella propria metà campo, con la sua squadra tutta in 30 metri. Una volta recuperato il pallone, parte la ricerca su Barbero, vero e proprio faro offensivo.

Barbero e quel gol ricco di significati: Campus Eur, il tuo fantasista è tornato

La domenica speciale del numero 10, rientrato titolare dopo un mese di infortunio e subito decisivo nel big match contro la Tor Tre Teste

Una particolarità è anche la posizione di Bugatti, più di una volta dentro al campo in una posizione che dava fastidio alla linea mediana dei padroni di casa. Tutto questo ha portato ad una gara bloccata e priva di occasioni, fatta eccezione per la traversa di Petrucci. 

Poteva essere il preambolo della classica sfida noiosa e con pochi lampi e, invece, bisognava solamente attendere. Nella ripresa infatti cambia totalmente l'inerzia: Valentini, lesto, anticipa il difensore alla ricerca di un contatto utile per un calcio di rigore, che guadagna. La rete successiva di Campagnano è la svolta. Il Campus Eur, ferito, non si abbatte, al contrario si rialza e colpisce. Prima con Pompili, autore di una prova mostruosa, e poi con il gol di meraviglioso di Barbero. A questo punto, saltano tutti gli schemi: Galdelli fa scelte più conservative, vedi l'ingresso di Sordini al posto proprio di Barbero, mentre Francolini si butta all'attacco, alla ricerca del pari. Pareggio che arriverà all'ultimo respiro con Canestrella, che sfrutta al meglio la spizzata di Succi. Al triplice fischio è delirio amaranto oro, come fosse una vittoria.