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L'intervista

Accademia Calcio Frascati, Siri: “Amo questo lavoro, società straordinaria”

Il tecnico dei classe 2014 amaranto oro racconta il suo percorso all’interno della società

14 Marzo 2025

Accademia Calcio Frascati, Siri: “Amo questo lavoro, società straordinaria”

Alessandro Siri, allenatore dei gruppi 2014 dell'Accademia Calcio Frascati (Foto©AccademiaCalcioFrascati)

Il grande lavoro di settore giovanile che sta svolgendo l’Accademia Calcio Frascati pone le sue basi sulla Scuola Calcio. Lo sa bene Alessandro Siri, istruttore dei gruppi di 2014, che cura attentamente ogni sessione di allenamento prospettando la crescita migliore possibile per i suoi ragazzi.

Che tipo di allenamenti imposti per i tuoi gruppi? Quali sono gli obiettivi primari?

"Cerchiamo di proporre sessioni di allenamento incentrate su controllo e gestione del pallone e dei movimenti. Sono curate nel dettaglio per migliorare la tecnica e il gesto coordinativo e motorio. Lavoriamo su questi obiettivi che poi permetteranno ai ragazzi di crescere sia a livello calcistico, ma anche dal punto di vista della struttura fisica. Collaboro in simbiosi con gli altri allenatori con cui condividiamo tutti i miglioramenti e le sensazioni. Il lunedì lavoriamo con il preparatore motorio Andrea Leoni per sviluppare la velocità, l’agilità e la coordinazione. Tra gli obiettivi primari c’è al primo posto l’educazione e il rispetto dei nostri ragazzi verso gli avversari e chi guarda le partite, per noi è fondamentale. Per quanto riguarda gli obiettivi calcistici si parte dalla tecnica e l’agilità motoria".

Come valuti la crescita del gruppo? Che emozioni ti dà questo lavoro a contatto con i ragazzi?

"Questo è il secondo anno che sto con questi ragazzi e sono molto orgoglioso perché sono migliorati moltissimo riuscendo a competere anche con avversarie di alto livello. Hanno avuto una crescita dal punto di vista tecnico, emotivo e comportamentale. Questo lavoro significa tutto per me, sono innamorato di questo sport. Studio in continuazione, guardo video, leggo libri, sono in continuo aggiornamento. Vedere i ragazzi che alleni proporre in campo ciò che spieghi e prepari è una delle soddisfazioni più grandi che un allenatore possa provare. Adrenalina, tensione, gioie, dolori: è un mix di emozioni incredibile che mi smuove da 20 anni".

Che legame hai con la società?

"È un legame forte, perché dopo aver girato diverse società, mi sono ritrovato in questa realtà che lavora in maniera incredibile, andando quasi a sfiorare il professionismo. Preparazione da parte di tutto lo staff, non manca mai materiale, le nostre richieste vengono sempre ascoltate, la società è strutturata bene con figure di rilievo nel panorama calcistico romano. Sono attenti ai ragazzi, allo staff, al modo di lavorare. Ho un grande rapporto con il Presidente, abbiamo idee simili. Il calcio deve essere certamente un divertimento, ma va preso anche in maniera seria perché ci sono di mezzo i ragazzi".

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