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L'intervista
21 Marzo 2025
Alberto De Righi, istruttore dei pulcini degli amaranto oro (Foto©AccademiaCalcioFrascati)
Prosegue senza sosta il lavoro dell’Accademia Calcio Frascati per formare al meglio tutti gli elementi della Scuola Calcio. Tra gli istruttori spicca il nome di Alberto De Righi a cui è assegnata la categoria Pulcini.
Come imposti il lavoro negli allenamenti? Che rapporto cerchi di instaurare con i ragazzi?
La mia priorità è che sviluppino bene i principi fondamentali e che sappiano poi applicarli in una condizione situazionale. Partire con esercizi analitici può essere utile per poi continuare a svolgere esercitazioni sempre più complicate. Adoro utilizzare gli small sided games, utili per migliorare sia i principi fondamentali che la condizione fisico atletica, ma con un buon grado di divertimento. Non disdegno giocatori più egoisti e innamorati della palla, ma cerco più il gioco di gruppo. Il mio obiettivo nella relazione con i ragazzi è quello di far capire loro che se ci si basa sul rispetto reciproco e degli avversari, si migliora come giocatori di calcio ma anche come piccoli uomini. Per me arrivare a meta non significa vincere tutte le partite, ma vedere i ragazzi che interpretano la partita nel migliore dei modi con il minimo di interventi da parte mia.
Cosa ti dà un lavoro del genere e sotto quali aspetti credi di poter o dover migliorare?
I saluti entusiasti dei ragazzi quando arrivo al campo, il sentirsi parte del loro mondo in un’epoca di pieno scontro generazionale, il loro sguardo attento quando sto dando le ultime indicazioni, la loro ingenuità e purezza di bambini, mi fa rimanere con i piedi per terra e lottare per un mondo migliore. L’unico appunto che mi sento di fare è che dovrebbe essere un’attività più remunerata, come in altri paesi, mentre è inspiegabilmente trattata come un hobby, quando le responsabilità in gioco sono molto alte. Sono sicuro che posso e devo continuare a migliorare un po’ in tutti gli ambiti che mi competono, per questo continuo a lavorare sodo per accumulare sempre più esperienza e dare sempre più informazioni ai miei ragazzi.
Che rapporto c’è con la società?
Nella stessa categoria siamo tre mister, ci conosciamo molto bene e condividiamo informazioni tra di noi. Non è detto che si condividano i metodi, ma questo non scalfisce assolutamente la nostra relazione nella gestione. Sto imparando molto da loro. Ho la fortuna di lavorare anche con istituzioni del calcio locale come Gianfranco Di Carlo da cui, a sentirlo parlare, c’è solo da imparare. Michel Fabiani che, con la sua esperienza è un appoggio saldo per i bambini e per noi allenatori. Vorrei sottolineare la passione con la quale il presidente Luca Rinaldis sta affrontando questa avventura, costruendo una realtà di altissimo valore. Spero che la società diventi un punto saldo per tutte le famiglie che vogliano far fare sport ai propri figli in un ambiente sano e divertente.
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