L'intervista
Accademia Calcio Frascati, Frezza: “Allenare portieri è una responsabilità”
Il preparatore dei numeri 1 amaranto oro racconta come vive questo ruolo e cosa serve realmente alle nuove leve
L’Accademia Calcio Frascati si concentra minuziosamente sulla formazione dei propri numeri 1, per mettere al sicuro i pali delle porte di tutte le categorie. A prepararli ci pensa Marco Frezza, che è consapevole del ruolo fondamentale a lui assegnato e aiuta con la sua esperienza i tesserati amaranto oro: "Allenare i portieri del futuro è una grande responsabilità, non solo tecnica ma anche umana. Purtroppo, ogni errore di un portiere è sotto gli occhi di tutti, e per questo bisogna formarli mentalmente prima che atleticamente. Il nostro obiettivo è farli crescere sicuri di sé, capaci di gestire la pressione e trasformare l’errore in apprendimento. Insegnare valori come concentrazione, e spirito di sacrificio è fondamentale come lavorare sulla tecnica". Allenare sia nella scuola calcio, che nell’agonistica, porta senza dubbio ad un cambio di approccio in base alle esigenze dei vari ragazzi di ogni età: "Con gli allievi della scuola calcio si lavora molto a livello motorio e coordinativo, sulla presa di confidenza con il ruolo e sempre con un approccio ludico. Nell’agonistica invece il livello aumenta e si lavora su lettura del gioco, situazioni specifiche, reattività, forza e precisione. Il ritmo è molto più a alto e l’attenzione ai dettagli diventa una priorità. cambia anche il livello di dialogo perché con i piccoli è più semplice e più rassicurante mentre nei grandi è diretto e tecnico". Il preparatore dei portieri conferma l’ottimo affiatamento con la dirigenza e con i colleghi di reparto, fattore che permette di improntare un lavoro certosino sulla crescita dei ragazzi: "Con la dirigenza il rapporto è molto bello. È una società giovane e formata da splendide persone, molto presente, che fornisce tutto ciò che serve per lavorare alla grande. C'è tanto rispetto e si lavora in armonia con tutti i mister delle varie squadre. Il lavoro è impostato su una programmazione condivisa da tutti con un obiettivo chiaro per ogni fascia di età. Il portiere non è un elemento isolato, ma fa parte del gruppo. La società è molto attenta in questo senso e ha compreso l'importanza del ruolo, decidendo di valorizzare la crescita dei portieri con tanta professionalità. Ho il piacere e la fortuna di poter lavorare con Robert Poccia, una grandissima persona oltre che un grande professionista con il quale oltre stiamo facendo un ottimo lavoro. Vorrei ringraziare tutti, nessuno escluso, ed è un piacere crescere insieme".