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L'INTERVISTA
23 Novembre 2020
Boreale, Franceschini
Aldobrando Franceschini, al primo anno da allenatore della Boreale, ci ha parlato di come lui e la società stanno vivendo questo momento pieno di incertezze: “Stiamo lavorando tre volte a settimana, l’allenamento è solo fisico ed è essenziale per restare in forma, anche se allenarsi la sera senza potersi fare la doccia negli spogliatoi non è il massimo, ma ci si adatta. Alla Boreale c’è un ambiente sereno e si lavora molto bene, peccato per lo stop. Ad ogni modo, conoscevo già la Boreale e sapevo di essere in un’ottima società”. Il mister si è quindi soffermato sul momento che il calcio sta attraversando: “Non si vede la fine, è una situazione un po’ rabbuiata, spero che al più presto torni la normalità, non solo nello sport ma nella vita di tutti i giorni. Per quanto riguarda le misure adottate, non possiamo fare altro che adeguarci, spero si possa tornare a gennaio, magari dopo una ventina di giorni di allenamento normale”. A proposito della ripresa: “Penso si possa riprendere anche senza il vaccino, l’importante è che cambi il protocollo nei dilettanti, in Serie A fanno ogni settimana tamponi rapidi, in modo da fermare solo chi è positivo, e se non facciamo così anche noi, non potremo giocare mai, o saremo sempre pieni di partite rinviate. Noi allenatori abbiamo chiesto delle date ipotetiche per sapere quando tornare al lavoro a pieno, in ogni caso dipenderà dai decreti futuri, sappiamo che da parte della Federazione c’è la volontà di finire i campionati, per questo siamo fiduciosi”.
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