primavera 1

Pronto ad esplodere: Tahirovic, il muro nel centrocampo della Roma

Lorenzo Canicchio

Prelevato dal Vasalunds sul finire di gennaio 2021, arrivò nella Capitale con basi più che interessanti ma tutte da sviluppare. I primi mesi in maglia giallorossa furono tutt'altro che semplici per Benjamin Tahirovic, tra la ricerca di certezze ed il desiderio di ambientarsi in un contesto nuovo, in una vita nuova. Con l'Under 18 di Aniello Parisi ha iniziato offrendo prestazioni buone ma solo a fasi alterne imparando però sempre qualcosa, giorno dopo giorno. Alberto De Rossi si è ritrovato così a lavorare su un ragazzo dalle qualità tecniche notevoli, ma a volte lento, macchinoso e compassato nei movimenti. Insomma, un talento da sgrezzare. Il tocco magico dell'allenatore (e di tutto lo staff, senza dimenticare il colpo di genio dell'area scouting che ha scovato il suo talento lontano dai riflettori) sembra aver trasformato Tahirovic, che adesso pare pronto ad esplodere in maniera definitiva. Il salto in prima squadra non è affatto scontato, sia per l'elevato numero di giovani che Josè Mourinho sta lanciando dall'inizio di questa stagione sia per il reparto decisamente affollato. Intanto Tahirovic continua però a lavorare nella speranza di catturare presto la attenzioni dello Special One. Per il momento deve "accontentarsi" di esser diventato una delle colonne portanti della Primavera capitolina. Una colonna che insieme a Giacomo Faticanti costituisce uno dei centrocampi più forti della categoria per qualità tecniche, tattiche, fisiche e per una completezza che a volte lascia quasi interdetti. Dove non arriva Tahirovic c'è sempre Faticanti e viceversa. Tornando al playmaker classe 2003 con doppio passaporto svedese/bosniaco, negli ultimi tempi sta dimostrando abilità tecniche di molto superiori alla media. Calcia indistintamente con entrambi i piedi risultato di fatto ambidestro, non sbaglia un passaggio da un paio di partite e ha tra le corde un gioco lungo di altissima qualità. A fare la differenza nelle ultime sfide è stata una cattiveria, calcisticamente parlando, non indifferente. Ecco, avete presente lo sguardo di Tahirovic nella foto? Fino a qualche tempo fa non era così. Glielo chiedeva Parisi di far valere la propria fisicità, ma spesso veniva beffardamente aggirato come se nulla fosse. Adesso c'è chi ha quasi paura di passargli vicino. Per concludere, Tahirovic ha compiuto tutti quegli step necessari per prepararsi alla definitiva consacrazione, con la Primavera di Alberto De Rossi e non solo. Sarà lui il prossimo "kid" ad essere convocato da Mourinho?

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.