l'intervista

Latina, l'ex Urbe Baldari dopo la tripletta all'esordio: "Un sogno che s'avvera"

Lorenzo Canicchio

Un esordio da sogno, non c'è altro modo per descriverlo. Tre gol all'esordio stagionale dopo il salto nel professionismo rappresentano una soddisfazione che non tutti riescono a trovare. Gabriele Baldari, classe 2007 scuola Urbetevere, ci è riuscito domenica nella sfida contro l'Avellino. La sua tripletta è stata decisiva ai fini del risultato finale di 4-3 che ha consegnato i tre punti al Latina di mister Roberto Giovannelli. "Venendo da un campionato Elite per me si è trattata della prima partita nel professionismo e diciamo che non poteva andare meglio - ha esordito Baldari, che poi ha proseguito - Segnare una tripletta all'esordio credo sia il sogno di qualsiasi giocatore ed io sono riuscito ad esaudirlo. So bene che la strada è ancora lunga e di certo non mi accontento, in fin dei conti sono appena all'inizio. Qui a Latina mi sono calato subito nella nuova realtà instaurando un ottimo rapporto con tutti i miei compagni, lo staff ed il direttore Giuseppe Zazzara che ringrazio di cuore". il bomber del Latina si è rivelato implacabile per la difesa dell'Avellino: "Come ho detto prima è stata una bella soddisfazione e ci tengo a fare una dedica. Anzi, visto che ho segnato tre gol ne posso fare tre vero? (Ride, ndr). Come al solito, il primo va sempre a mia sorella Ilaria, che mi sprona ogni giorno ed è un vero porto sicuro. Il secondo non può che andare a mio nonno, uscito da poco dall'ospedale. Non vedeva l'ora che arrivassi nel professionismo, adesso ci sono e voglio continuare a sognare anche per lui. Il terzo gol è per mamma e papà, che fanno sacrifici per me ogni giorno". Baldari ha poi concluso raccontando il percorso che lo ha portato a vestire la maglia del Latina, partito dall'Urbetevere: "Un ringraziamento speciale va a tutta la grande famiglia gialloblù che mi ha permesso di compiere il salto nel professionismo. Nella scorsa stagione ho raggiunto uno stato di forma fisica mai trovato prima e quello non può che essere merito dello staff. Ho fatto parte di una grande squadra che ha raggiunto i playoff e si è tolta davvero belle soddisfazioni, considerando che per noi - come per i nostri coetanei - in sostanza si trattava del primo campionato a undici visti i due anni di Covid da cui eravamo reduci. All'inizio del girone di ritorno avevo capito di aver alzato l'asticella ed essermi migliorato, poi è arrivata la chiamata del Latina".

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