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Roma, l'invenzione Lulli e il rombo: le mosse da... Scacchi di Falsini

Il terzino, che ha sempre giocato da mezz'ala nella scorsa stagione, è stato il nostro MVP. Il rombo di centrocampo ha fatto la differenza spaccando in due la stracittadina

29 Novembre 2022

Scacchi abbraccia Lulli

Scacchi abbraccia Lulli (Foto ©Torrisi)

"La legge di Falsini". Abbiamo titolato così la pagina del nostro giornale dedicata al derby di Under 16. Il tecnico, con le valigie pronte in estate prima della cavalcata Scudetto, dimostra ancora una volta quanto difficilmente sbagli nelle gare cruciali. Lo ha illustrato nella scorsa stagione, trascinando i 2006 fin sul tetto d'Italia. Lo sta confermando adesso alla guida dei 2007, primi in classifica a 21 punti, con 7 vittorie ed una sola sconfitta. Domenica al Di Bartolomei ha dominato in lungo e in largo la stracittadina per 3-0. Due firme nel primo tempo, una nel secondo. Tutto ha girato a meraviglia per la Roma, che ha sbloccato il punteggio su un errore del portiere biancoceleste Masi, ha raddoppiato con una splendida manovra corale e ha calato il tris nella ripresa su calcio piazzato. Derby episodico? Neanche per sogno. La Roma ha passeggiato su una Lazio non in splendida forma, ma da cui ci si aspettava qualcosa in più. Sono state in particolare due le mosse che hanno permesso a Falsini di fare Scacchi matto. Partiamo dall'MVP del derby Emanuele Lulli (Clicca qui per tutte le pagelle). Nella scorsa stagione, sotto la guida di mister Antonio Rizzo, ha agito sempre da mezz'ala di centrocampo. Ad inizio anno Falsini lo ha dirottato sulla corsia di destra a discapito di Tesauro. Il suo gol non è stato certamente un caso e si sposa alla perfezione nella spiegazione del secondo colpo di coda giallorosso. Il rombo di centrocampo era composto da Di Nunzio vertice basso (finalmente!), Panico sul centro-destra e Arduini sul centro-sinistra. Vertice alto il numero 9 Scacchi. A giocare un ruolo cruciale è stata la diversa interpretazione del ruolo di Arduini e Panico. Il primo tendeva ad allargarsi sulla corsia di sinistra e, insieme a Cama, creava superiorità numerica su Scuto. Panico, invece, convergeva verso la zona nevralgica del campo aprendo di fatto praterie per Lulli. Tra i migliori in campo, poi, anche Manuel Scacchi, che cresce giorno dopo giorno innalzandosi sempre più a leader tecnico di questa squadra da favola. Danza sul pallone e non si estrae dalla lotta, vede spazi, movimenti e realizza giocate non proprio comuni. É il coronamento di un percorso di crescita iniziato nella scorsa stagione tra alti e bassi, e che adesso sta proseguendo a gonfie vele. Il suo "nuovo" ruolo da vertice alto del rombo, dietro le punte, sembra essere quello perfetto per le sue caratteristiche. A proposito di punte e di crescita, menzione speciale per Valerio Cinti, che non ha trovato il gol come nel derby dello scorso anno (o come contro il Palermo), ma ha giocato una gara di altissimo livello al servizio della squadra. L'assist del 2-0 per Lulli è un po' la sintesi dei suoi evidenti passi avanti. Oltre alle solite certezze Cama, Zinni e Candido - anch'essi autori di una prestazione sostanzialmente perfetta - da sottolineare il ritorno al passato di Di Nunzio. Nelle ultime settimane è stato lui il vertice alto del rombo giallorosso, ma l'esperimento non ha funzionato troppo, né per lui né per la squadra in generale. Riproposto in cabina di regina è ritornato a spadroneggiare in mediana, impostando la manovra con la consueta eleganza e, al contempo, pressando senza sosta tutto ciò che si muoveva dalle sue parti. 

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