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Roma dominante nel derby. Misitano l’MVP, benissimo De Angelis e Cichella
Ci si aspettava una reazione veemente da parte della Roma dopo il funesto derby di andata. Ci si aspettava un dominio nel gioco e nel risultato. Così è stato. I giallorossi sfruttano tutte le difficoltà incontrate dalla Lazio nell’ultimo periodo, calano un netto tris e raggiungono la Fiorentina in vetta alla classifica. A decidere la stracittadina ci ha pensato un super Giulio Misitano, autore di una prestazione sostanzialmente perfetta. Oltre ai due gol, il nostro Osservato Speciale per l’occasione, si è mosso alla grande tra le grinfie di Petta e Zazza, mandando in continua difficoltà il duo difensivo biancoceleste. La terza firma romanista, la seconda in ordine cronologico, porta invece il nome di Matteo Cichella. Un’altra prova da applausi per il playmaker di Tanrivermis, che in cabina di regia ha architettato la manovra giallorossa con lucidità e sapienza, alzando un muro in fase difensiva a protezione di Plaia e D’Aprile. Il gol al volo dai trenta metri che non ha lasciato scampo a Polidori è stata l’ennesima conferma delle capacità balistiche a disposizione del classe 2005, tra le migliori in assoluto in tutto il settore giovanile della Roma. Tra le più belle “sorprese” del derby c’è invece Paolo De Angelis. Dovute le virgolette, considerando che fino a qualche mese fa l’ex Grifone è stata una certezza di questo gruppo, per poi finirne quasi ai margini. Con il tempo e il duro lavoro la mezz’ala ha dimostrato di poter essere una pedina importantissima all’interno dello scacchiere di Tanrivermis e così, domenica, ha sfoggiato una prestazione da applausi. Di muscoli e di forza, ma anche di qualità e intelligenza tattica. Impeccabile in copertura, pungente in fase avanzata, Paolo De Angelis si è inserito di diritto tra i migliori del derby. Da sottolineare anche la prova del 2006 Mattia Mannini, che adesso sta prendendo parte allo stage con la Nazionale maggiore del CT Mancini. L’ex Spezia è stato schierato da terzino sinistro, ruolo che ha ricoperto più volte in passato ma mai dal primo minuto, e mai in una gara così delicata. L’applicazione e l’intelligenza di Mannini hanno fatto il resto: in contenimento sul sempre pericoloso Milani è stato perfetto, neutralizzando alla grande l’esterno laziale. Nella ripresa il tuttofare romanista ha iniziato anche a spingere accompagnando la manovra dei suoi. Per una mezz’ora buona è stato una delle spine nel fianco della difesa laziale, che vedeva arrivare avversari da ogni lato. Mannini che, tra le altre cose, è andato anche al tiro in un paio di circostanze, senza tuttavia trovare la gioia personale. La gioia, però, l’ha sprigionata tutta la Roma dopo il triplice fischio. Una gioia importantissima, che ha permesso ai ragazzi di Tanrivermis di conquistare il primato in classifica raggiungendo quota 24 punti, gli stessi della Fiorentina.