Focus

Roma, uno sguardo al futuro. Il 2023 sarà l'anno di Vladislavs Razumejevs?

Lorenzo Canicchio

Aumenta a vista d'occhio la crescita d Vladislavs Razumejevs, portierone classe 2005 titolarissimo nell'Under 18 della Roma, che negli ultimi tempi è sempre convocato dalla Primavera di Federico Guidi. Arrivato nell'ottobre del 2021 dal Daugavpils, si è presto ambientato all'ombra del Colosseo, diventando una certezza per il gruppo squadra capitolino. Imponente stazza ed espressione quasi spaventosa, seria e concentrata, il suo sguardo ti entra dentro. Una personalità glaciale, che emerge veemente nei momenti decisivi. Ieri l'ennesima dimostrazione, a Napoli, in cui ha contribuito in maniera decisamente importante al successo della Roma. Anche per questo lo abbiamo soprannominato "Iceman", l'uomo di ghiaccio, freddo e per l'appunto glaciale negli istanti clou. Un pregio che non è passato inosservato all'area portieri della società, così come a Marco Ciaralli nella scorsa stagione e a Tugberk Tanrivermis in questa. Premesso ciò, l'estremo difensore lettone ha ancora ampi margini di miglioramento. Lo dimostrano alcuni passaggi a vuoto che, se pur di rado, rischiando di costare caro. Nello specifico, un suo "tallone d'Achille" sono ad esempio le uscite alte, dove a volte non risulta essere puntuale ed efficace nella presa. Un altro punto su cui sta già migliorando molto e che la dice lunga sulla sua attitudine mentale, è il gioco con i piedi. Non siamo sicuramente di fronte al nuovo Ederson, anzi, ma i progressi sono evidenti. Ciò che più fa ben sperare, però, è l'atteggiamento con cui affronta questo potenziale problema. Ha piena consapevolezza di dover crescere sotto tale aspetto e proprio per questo insiste nel lavorarci, in allenamento e soprattutto in partita. Sempre, sempre e sempre, prova innanzitutto a giocare il pallone con i piedi in costruzione e ultimamente con soluzioni tutt'altro che banali. Solo se il potenziale pericolo diventa un rischio certo - e solo a quel punto - allora opterà per il rinvio come soluzione. In altre parole, il primo pensiero va alla giocata più funzionale in fase d'impostazione, l'ultimo è quello di liberarsi del pallone "senza ragionare". Proprio per quest suoi ampi margini di miglioramento è Razumejevs il 2005 prescelto in vista del 2023. Un anno che potrebbe portare non poche soddisfazioni. 

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